J’accuse del 22/10/14 sui "nemici d'Allah": Siria ed Iraq



Che cosa si prova oggi davanti a ciò che accade oggi in Medio - oriente?  Orrore, massacri, carneficine, stupri, esecuzioni di massa…, non scuotono più la coscienza della comunità internazionale, sempre divisa ed  incapace  di risolvere i conflitti e i contenziosi che infestano la terra. L'ONU e il suo diviso Consiglio di Sicurezza, l'UE in preda alle crisi economiche , politiche e sociali, la Cina tutta presa dai problemi posti dalla sua crescita economica e dalla conservazione della sua potenza e la Russia che cerca di restaurare il suo Impero scontrandosi con un Occidente immorale e persino violento. Sotto gli occhi e i cuori indifferenti di questi popoli, milioni di siriani e irakeni sono stati condannati a lasciare le loro terre e le loro case, scappando ora dai cosiddetti “nemici di Allah”, ed ora dai “combattenti baffuti e impazziti”, che combattono per una loro guerra santa dichiarata al fin, secondo la loro versione: di re- instaurare la legge islamica e di  ridare all’Islam e ai mussulmani quel sognato Califfato, che nei secoli dell’apogeo dell’Islam, s’estendeva ad oriente fino alla Cina e ad Occidente fino all’Andalusia.  Oramai, ci siamo assuefatti e disgustati davanti alle immagini che ci vengono trasmesse dalle televisioni satellitari arabe e dai mass-media occidentali: tutti concordi nell’identificare oggi il nemico numero uno dei paesi del vicino Oriente ( siano sunniti che sciiti) e dello stesso “eterno”, opulento, potente Occidente nel costituendo Stato islamico dell’Isis. Proprio perché L’Isis ha attentato a quell’eternità, a quell’opulenza e quella potenza, che si è tradotta per decenni nel controllo dello Status - quo geo-politico del Medio-oriente, così come nell’amministrare le sue risorse energetiche e petrolifere molto strategiche per i paesi occidentali. Oggi l’Isis controlla e amministra parte dei pozzi petroliferi irakeni e siriani con cui si auto-finanzia e ambisce ad allargarsi fino a Baghdad e magari domani fino in Giordania, Libia, per non parlare di altri paesi. La minaccia che costituisce l’Isis per gli interessi occidentali e quelli dei regimi arabi filo-occidentali è grande. Questi stessi paesi, quando hanno costituito, circa un mese fa, l’alleanza contro il Califfato lo sapevano. Ma la cosa più strana è che gli Stati Uniti d’America di Obama, principali responsabili del Caos creatosi in Iraq  dopo la fine del regime di Saddam, non vogliono mandare le loro truppe sul campo e hanno preferito questa volta di bombardare dall’altro, e di assoldare i curdi in questa sporca guerra. Obama stesso ha ammesso che: la guerra contro l’Isis sarà lunga e che questa guerra oltrepasserà il suo mandato.
Ma la domanda che le persone comuni sia in Oriente che in Occidente si pongono è la seguente: chi ha creato l’Isis? Chi ha portato a questi genocidi? Chi vuole così male al Medio-Oriente  e ai suoi popoli? Davvero siamo di fronte ad una strategia diabolica, del terrore, della terra bruciata, la quale mira a portare i popoli arabo- mussulmani all’età della pietra: mettere gli uni contro gli altri. L’Isis, direi, è figlio delle politiche sbagliate, delle occupazioni perpetrate contro i popoli arabi, della questione palestinese, delle violazioni dei diritti dell’uomo e soprattutto di quella mancata costruzione di una relazione di amicizia, di collaborazione economica da pari a pari tra Occidente e vicino Oriente. Dal secondo dopoguerra ad oggi, tutto si era risolto con la forza e le imposizioni…
A mio modesto avviso, nemmeno gli americani oggi hanno interesse a vedere il Medio - oriente nel caos. La loro potenza militare non è però in grado di risolvere da sola i problemi politici esasperati dalla lunga occupazione dell’Iraq e dalle divisioni sorte in seguito in quest’ultimo e in Siria. Però la loro inerzia di fronte ai contrastanti interessi delle emergenti potenze regionali, quali Turchia, Egitto Iran, Qatar…, ha portato al Caos e ai genocidi alle quali stiamo assistendo da anni. La colpa del Caos in Siria, come l’ho ripetuto diverse volte nei miei J'accuse: è di quei paesi che hanno assoldato e armato la mano di coloro che oggi minacciano mezzo pianeta. 
Quanto sia blasfemo uccidersi in nome di Allah! Quanto sia orribile il ruolo svolto da alcuni predicatori che si appellano a questo nome! Le uccisioni e le violazioni dei diritti dell’uomo vi porteranno all’inferno. La nazione di Mohammed poteva avere dei figli migliori, se questi non avessero tradito la parola di Allah, se questi avessero fatto del bene, se questi avessero rispettato le vite umane e unito i loro ranghi contro i nostri sfruttatori…
L’Islam è semplicemente la religione della pace, e direi la religione dell’uomo senza costrizioni. Ma ciò che vedo: ahimè è solo violenza, orrore e costrizioni.



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