J'Accuse sull'escalation conl'Iran








J’Accuse del 5 novembre 2018 sullo stralcio dell’Acordo nucleare da parte
di Washington



 



Trump annunciò durante la sua campagna elettorale che avrebbe messo all’accordo
sul nucleare con gli Ayatollah. In realtà l’accordo è stato stipulato da cinque
paesi con l’Iran. Il ritiro degli Stati Uniti da quest’ultimo, non implica la
fine automatica dell’accordo ma la sua denunzia da parte di uno dei contraenti.
In questo caso trattasi della prima superpotenza mondiale, allora gli
imperativi e i condizionamenti sono consistenti e non si può far finta di nulla.



Ma perché Trump non si fida degli Ayattollah?



In realtà la domanda va posta agli israeliani e ai sauditi che non avevano
mai gradito la politica medio-orientale di Obama consistente nel cercare un’intesa
generale con Teheran sul suo programma nucleare.     Tel Aviv teme per la sua sicurezza
nazionale non solo dal suddetto programma che a detta dei suoi esperti prima o
poi avrebbe dotato l’Iran di un arsenale atomico, ma anche dallo stesso
espansionismo dei pasdaran in Medio-oriente a difesa degli interessi iraniani,
così come sta avvenendo in Siria. Invece i sauditi sentono l’attuale
espansionismo dell’Iran come una minaccia ai loro interessi economici e
strategici. La caduta del regime sunnita di Saddam in Iraq e la sua
sostituzione operata da parte degli americani, seppur operata a seguito ad
elezioni democratiche, con il regime sciita affine agli iraniani, ha
rappresentato quel segnale d’allarme per le monarchie del golfo. Secondo Riad, Teheran
è un pericolo per il mondo arabo e viene percepita non come un alleato naturale
ma come una potenza che fomenta rivolte e caos nei paesi arabi, donde la
comunanza d’interessi tra sauditi e israeliani: l’Iran è un pericolo per l’esistenza
di entrambi gli stati. Trump, in conclusone, ha optato per la continuità di
quella politica americana di sostegno incondizionato ad Israele e a Riad (nonostante l’assassinio del giornalsta Khachoghi da parte dei suoi servizi). Le loby ebraiche e saudite sono riusciti nel loro intento di allontanare l’America da Teheran.

Ma Israele può continuare a fare affidamento solo sulle armi per garantire
la sua sicurezza nazionale?



Fino a quando può rivelarsi efficace questa strategia?

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