J’Accuse del 27 settembre 2019 Greta e il sogno di un mondo giusto, meno sperperatore e inquinatore


J’Accuse del 27 settembre 2019 Greta e il sogno di un mondo giusto, meno sperperatore e inquinatore

Il mondo avrebbe bisogno di un nuovo profeta!

E il destino beffardo gli mandò la piccola Greta

Una ragazzina che sembra uscita dalla terra di mezzo

Per salvare il pianeta dai terribili orchi…

Ma si trovò davanti gli uomini sporchi

Che non voglio cambiare vita e vezzo…


Ma Greta gridò e la sua rabbia…

Commosse l’artico e scosse persino l’Arabia

Avete mai pensato che la terra?

Potesse essere un giorno compromessa

Da un’umanità smarita e sottomessa

Dal marciume che via via vi sotterra!


E se noi che Ignari fummo…

Venissimo dissolti dal nero fumo

Dall’ingordigia maledetta

Quanto vorrei che ciascuno raccontasse

La verità sulle multinazionali e le loro casse!

Si sciolgono i ghiacciai d’ogni vetta

La missione di Greta nasce da un grido di disperazione: “La terra è in pericolo! Accorrete, accorrete a salvarla”.  I mari s’ingrossano e vengono coperti di marciumi delle industrie e di plastica, l’Innalzamento dei livelli degli oceani spesso inghiottisce terre e minaccia l’esistenza di intere città, la siccità colpisce in alcune aree del pianeta facendo prosciugare fiumi e laghi e mettendo in pericolo gli eco-sistemi e la stessa vita dei suoi abitanti. In sintesi tutto si traduce con i crescenti sconvolgimenti climatici e i fenomeni meteorologici estremi che colpiscono di tanto in tanto qua e là e la domanda da porre:  fino a quando durerà questo massacro? Per non parlare di un altro aspetto non meno importante: gli esodi di massa che sono causati dallo sfruttamento intensivo delle risorse della terra da parte dei paesi più industrializzati, delle disuguaglianze intollerabili che si vengono a creare tra i paesi del nord e quelli del sud del pianeta e in definitiva dell’autodistruttivo e ingiusto modello di sviluppo industriale portato avanti dai paesi industrializzati, i cui governi sono ostaggi delle multinazionali e dei poteri forti che  sono i veri responsabili di questa catastrofe dell’inquinamento e dello scarico dei gas che in atmosfera che mettono a repentaglio la stessa esistenza dell’uomo e di tutti gli esseri viventi sulla terra.  J’Accuse si schiera con la piccola Greta e a favore della difesa dell’ambiente. Se non si prende coscienza della gravità della situazione e della necessità di prendere le opportune decisioni per salvare la terra, il futuro dei nostri figli sarà compromesso. Quando sento parlare di Green Economy, sento che sia la via giusta per salvare il salvabile. Una via sulla quale le multinazionali e le grandi industrie inquinanti del pianeta hanno eretto dei muri, delle trincee e delle barricate per impedire che le loro casse si svuotino e il loro potere distruttivo venga meno. Si deve quindi se si vuole salvare il pianeta terra costringere questi orchi a non nuocere più alle nostre risorse. L’avvenire della vita sulla terra dipende proprio dall’esito di questo guerra eroica contro le multinazionali. Se la vinceremo, salveremo la terra, se lo perderemo saranno i loro marciumi a seppellirci. Ed è qui l’appello di J’Accuse: Aderite a questa causa, la terra chiama, non arretrate davanti agli orchi! Accorrete, Accorrete.

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