J’Accuse sul discorso ricorrente del Presidente Mattarella a favore della Scienza
Occorre innanzitutto sottolineare
come l’umanità abbia raggiunto un livello rapido di progresso economico e
sociale proprio grazie a quella scienza benefica o gaia, per usare un'espressione del filosofo Nietzsche, di cui il supremo magistrato degli italiani parla, ma accanto ad essa c’è la sua
sorella malefica che ha in qualche
modo alimentato le capacità distruttive e militari delle maggiori potenze
mondiali. Se noi pensiamo ad esempio a chi ha permesso la messa a punto della
bomba atomica, alle armi chimiche e batteriologiche che sono il frutto di
quegli studi e ricerche scientifiche nei campi rispettivi, alo sviluppo delle
armi balistiche, a tutte le industrie inquinanti che hanno avvelenato il
pianeta e sono i frutti velenosi di una certa scienza…, tutto questo signor
presidente Mattarella, a cui va la nostra stima, è frutto di quella conoscenza
scientifica che definirei malsana e
priva di umanità che aveva generato guerre, distruzioni, sviluppi industriali
che oggi si traducono nelle catastrofe e nei cambiamenti climatici che mettono
a repentaglio la stessa esistenza dell’uomo sulla terra.. Questa scienza di cui parla in modo ricorrente
ha una grande responsabilità di
fronte all’umanità nel suo insieme. Se noi pensiamo che questa stessa umanità
abbia sopravvissuto milioni di anni a carestie, calamità e sconvolgimenti vari,
non possiamo certo rivendicare oggi il primato assoluto a questa cattiva
scienza. Il discorso sulla scienza è ovviamente ampio e articolato. La più concezione filosofica della scienza, a mio
modesto avviso, deve mettere al centro la salvaguardia e la salvezza dell’umanità.
Ora il discorso sull’argine eretto,
o la difesa costruita, che lei va
ripetendo in Italia, il quale s’incarna sull’impiego dei diversi vaccini messi
a disposizione da multinazionali straniere, esso in qualche modo riflette il dualismo menzionato in questa premessa, sempre attuale dei due volti opposti
della scienza: vale a dire quello sano e quello malsano. La gente ha poca
fiducia nel mondo scientifico perché la scienza non ha sempre risolto i problemi,
ma spesso li ha aggravati. Basti vedere la realtà: abbiamo un mondo colmo di
crisi, di sopraffazione, d’ingiustizie sociali, economiche e politiche, un mondo
diviso in aree geografiche previlegiate e depresse e dove la scienza, quella
scienza malsana è al servizio di queste miserie. Se esistesse un consesso
mondiale del mondo scientifico, credo che il mio discorso sulla scienza debba
mettere l’accento sulla responsabilità appunto di chi contribuisce con le sue
ricerche alle miserie umane. In tal senso occorre riflettere sul fatto che chi abbia messo in
mano la bomba atomica, ha una responsabilità immane davanti al tribunale della
storia e chi invece abbia creato una cura autentica di una grave malattia o
abbia risolto i problemi della povertà endemica, verrà citato come il vero
scienziato. La scienza ha il dovere di
dire la verità in un modo di menzogne e di falsità dove la confusione e il caos
regnano e dove l’emergenza pandemica si traduce con le restrizioni. La negazione
delle libertà fondamentali e l’adozione di misure e atteggiamenti che non hanno
nulla a che fare con la nostra civiltà democratica. In tal senso, signor
Presidente, il diritto a non vaccinarsi rientra in questi diritti inalienabili.
Mi consenta di dissentire con lei. Occorre rispettare le libere scelte dei
nostri cittadini e non trasformare questa battaglia in una crociata contro chi
liberamente vuole restare come madre natura lo ha creato. La dignità umana va
difesa. Terminerei questo mio J’accuse con una citazione di uno dei massimi
scienziati europei: “cogito ergo sum”, disse Cartesio, il quale asserì tanti
secoli fa che il dubbio è e deve essere sempre la base di qualunque raziocinio.
Persino direi in quella scienza che ha coltivato tanta sfiducia in sé stessa e
che in definitiva ha consentito sì tanto progresso ma anche troppe disuguaglianze
distruzioni.
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