J'Accuse del 12 aprile l'esercito americano e quello russo: due sistemi e due approcci alla libertà e all'uguaglianza dove l'amor patrio si misura...

 J'Accuse del 12 aprile l'esercito americano e quello russo: due sistemi e due approcci alla libertà e all'uguaglianza dove l'amor patrio si misura...





Qual amor patrio sentire!

Se l'uguaglianza non è tra le mire

Vorrei ridefinire cos'è la tirannia

Oggi nelle trincee bagnate

di sangue dove le forze alleate

Che amor patrio sia...fino alla follia


Articolo del giornale: https://www.ilgiornale.it/news/mondo/poveri-e-siberiani-ecco-prime-linee-spuntate-dell-esercito-2025819.html

Ho letto oggi un bell'articolo sul giornale, scritto in maniera oggettiva sull’esercito russo. Esso parlava della sua composizione multietnica e sociale. Riflettendo sul suo contenuto mi sono detto: se venisse applicato lo stesso criterio di oggettività parlando dell'esercito rivale a quello russo, vale a dire quello americano, il risultato sarebbe ancor più sorprendente. Sappiamo bene che una società multietnica come quell’americana oppure quella russa sono rinsaldati dall'amor patrio e- aggiungerei-  dal sentimento d'uguaglianza che devono costituire la forza vitale e l'orgoglio nazionale. Ora parlare dell'esercito russo e fare le osservazioni contenute in quest'analisi è legittimo ma lo trovo assai denigratorio e razzista come criterio analitico. Sono stati sempre i poveri, in tutte le epoche della storia, a costituire l'ossatura e la carne da macello degli eserciti nazionali e questo vale anche per gli USA, dove i neri e le altre razze hanno dato il loro contributo ma spesso sono stati discriminati e marginalizzati nei rispettivi centri decisionali. A mio modesto avviso quel che fa onore alla Federazione russa è la capacità del Cremlino a dare dignità, voce e appartenenza nazionale a questa miriade di etnie e di nazioni che vivono nelle sue periferie. Lo stesso Putin ha dichiarato più di una volta che i cittadini mussulmani e asiatici fanno a pieno titolo della nazione russa. Abbiamo visto come i ceceni s'immolano oggi per la Russia. Anche se si chiamano Magomed- cioè Maometto- e non Alexander- , e non lo fanno perché sono obbligati ma perché sentono che la Russia sia la loro patria da difendere da ogni pericolo e minaccia. Quando i neri d'America combattevano nella grande guerra e nel secondo conflitto mondiale per la bandiera a stelle e strisce erano in una condizione di minorità giuridica e umana rispetto ai soldati bianchi. L’America era tanto ingrata nei loro confronti eppure, eppure anche loro si sono immolati per la loro patria e per la democrazia e l’uguaglianza. Il mio auspicio che si smetta di ragionare secondo i criteri della geopolitica e della mera strategia sterile e controproducente che viene usata dai nostri leader a scapito della pace e della collaborazione tra gli stati. La disinformazione e la tirannia hanno mille volte. Ai popoli il diritto sacrosanto di dissentire e di scendere nelle piazze contro il governo delle cupole e dei poteri forti. Oggi per salvare la pace mondiale, serve d'urgenza la costituzione di un movimento traversale internazionale che fermi l’escalation in atto e la rimilitarizzazione delle nostre nazioni. Quest’operazione di sollevamento popolare è l’unica in grado di fermare chi ceca oggi di trascinare il mondo in un conflitto assurdo e autodistruttivo.

Commenti