J'Accuse sulla propaganda quando essa è flagrante e senza senso - Caso Meloni

 J'Accuse sulla propaganda quando essa è flagrante e senza senso - Caso Meloni




Ieri nella sua puntata di Piazza Pulita di giovedì 30 marzo, Corrado Formigli non lascia inosservato lo show della Meloni a Piazza del Popolo sull'F 35, in occasione della manifestazione organizzata dalla nostra Aeronautica militare per i suoi 100 anni di vita. Per un attimo tutti gli obiettivi dei fotografi, giornalisti, ragazzini delle scuole con bandierine tre colori, gente comune curiosa di vedere i velivoli esposti..., tutti gridavano viva Georgia, mentre lei eccitata dentro l'abitacolo dell'F35 alzava le braccia con i pugni chiusi, come per dire, ce l'abbiamo fatta! Vinceremo d'ora in poi tutte le guerre... insomma che immagine autoreferenziale! Mi pare, dice il giornalista Corrado, che siamo tornati ai tempi dell'Istituto Luce. Per chi non sa che cosa è l'Istituto Luce un ricordo va fatto. Si tratta di quella istituzione incaricata di promuovere l'immagine e la propaganda del fascismo finalizzata alla conquista del consenso. Ora le parole di Formigli, e non sono le mie, fanno riflettere molto. Io stesso quando ho guardato quelle immagini in Tv sono stato in qualche modo shoccato. Mi è sembrato una bella scenografia ben studiata con i suoi contorni e figuranti che recitavano bene i loro copioni. Che idilio Gerogia! Ma la realtà del paese è ben diversa. E' una sciagura: i problemi sul tappeto, magico tappeto ogni volta narrato e esaltato a seconda del protagonista dl momento, come diceva un tempo Craxi, sono immani e richiedono la massima attenzione impegno. In questo contesto i provvedimenti finora varati connotano in maniera chiara questo governo: è un governo del fisco variabile, del codice degli appalti che favorisce il padronato e divide gli italiani per categorie più imperniato a tassare il salario che il lavoro autonomo e i patrimoni; è un governo che colpisce lo stato sociale, smantellando Reddito di cittadinanza e ammortizzatori, opponendosi al salario minimo e tutte le altre contraddizioni e incapacità che vengono di volta in volta attribuite ai governi passati. Quel che sconcerta in tutto questo clima è l'inconsapevolezza del pericolo della guerra in cui ci siamo imbarcati e nella quale la Meloni abbia perso ogni senno e autorevolezza nel trovare una via d'uscita, magari nella quale Roma, quell'eterna Roma, avrebbe dato un suo decisivo contributo. Ma la stoffa dei leader si misura non con la loro capacità di fabbricare propaganda ma di creare le svolte del lor tempo. 


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