J’Accuse del martedì 20 giugno sulle dichiarazioni di Grillo circa il Passamontagna e le Brigate di cittadinanza

 

J’Accuse del martedì 20 giugno sulle dichiarazioni di Grillo circa il Passamontagna e le Brigate di cittadinanza

 







Non c’è dubbio che il contesto politico, economico, sociale e culturale che stiamo attraversando sia uno dei più reazionari della storia del paese. Se questo governo è espressione di quella metà della metà degli aventi diritti al voto, questo la dice lunga sulla disaffezione e sulla sfiducia che covano la stragrande maggioranza degli italiani per la politica e i nostri politici.  Ma la democrazia è così: contano i voti e i numeri ma non conta la rappresentatività e la democraticità degli stessi. Che un governo come quello attuale si sia messo a cancellare tutte le norme a favore delle masse schiacciate, abolendo (riducendolo) reddito di cittadinanza e favorendo le classi padronali con incentivi e aumento dell’uso del contante e agevolazioni varie, che ci si è messi ad occupare tutte le istituzioni culturali ed economiche del paese per mettere a tacere ogni dissenso, che si sta lavorando per una riforma della giustizia che esautori e diminuisca gli strumenti e i mezzi investigativi alle autorità giudiziarie inquirenti, che si continui a sostenere una guerra deleteria in nome delle nostre alleanze e in subalternità davanti ai veri decisori, sapendo che nessuno ne uscirebbe vincitore...ecc. Questo la dice lungo sul clima che connota la nostra democrazia in questa fase della sua evoluzione e soprattutto sul processo di restaurazione in atto. Grillo e le sue battute hanno spesso un senso e direi danno un senso al clima di nonsenso che caratterizza l’attuale fase politica. Che cosa farebbero coloro che hanno perso il reddito di cittadinanza? Che cosa farebbero i giovani con i voucher e i contratti spazzatura che questo governo ha rintrodotto? Costruirebbero con delle famiglie normali e dei figli, dato che il nostro paese vive la più grande crisi di denatalità della sua storia. E allora? Un po' di teatro rivoluzionario, un ritorno alle geometrie simmetriche e motivanti con le brigate di cittadinanza e il ritorno all’impegno attivo e sbarrare la strada alle destre reazionarie. Sarebbe davvero urgente ripensare i modi e gli strumenti per fare opposizione in questo paese. Grillo ha risvegliato con le sue parole un mondo addormentato ma sempre vivo.

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