J’Accuse del sull ‘incontro probabile di Zelensky e Putin a Istambul del 13 maggio 2025

 

J’Accuse del  sull ‘incontro probabile di Zelensky e Putin a Istambul del 13 maggio 2025

 




La pace si fa in due ma con il riconoscimento delle proprie colpe e gli errori fatti. Certamente la pace è ben lontana vista la situazione sul campo e visti gli intrusi: vale a dire coloro che hanno armato e finanziato la guerra contro la Russia e che sono in realtà i veri interlocutori con i quali bisogna fare un negoziato di pace. Che Trump e i tre volenterosi, vale a dire Macron, starmer e Mertz vogliono intimidire Putin ora lanciando ultimatum del Cessate il fuoco, ora imponendo la stipula di Agreements sulle terre rare che diano a loro dei compensi e dei privilegi in Ucraina, questo la dice lunga sull’idea sbagliata di fondo: si vuole ad ogni costo far dimenticare che la guerra è nata proprio perché il regime politico di Kiev è stato sabotato e rovesciato da dei mercenari addestrati proprio dai volenterosi e dalla Nato per conquistarsi l’Ucraina. Tutta l’evoluzione bellica e politica avvenuta dal 2014 in poi ci narra il tentativo non riuscito di derussificare il paese cancellando ogni traccia della Russia sul paese, perseguitando e bombardando le minoranze russofone del Donbass con plotoni inneggianti al nazismo, violando così il trattato di Minsk dello stesso anno che ha posto il cessate il fuoco e le garanzie per tali minoranze. Oggi si tenta da ogni parte, persino dal nuovo Papa Leone di chiamare i contendenti alla pace, ma se non si riconoscono le colpe e le cause del conflitto come si può arrivare a questa pace? In verità e a parte il fatto che lo stesso Zelensky recita bene il suo ruolo da attore mediocre qual è stato. Nessuno avrebbe portato il proprio popolo alla carneficina per il solo desiderio delle potenze occidentali di vedere sconfitta e umiliata la Russia, senza aLa sua Crimea e quindi senza accesso al Mar Mediterraneo e nero e senza la sua stessa autorevolezza nella regione su un paese che aveva fatto da sempre parte del cortile.  Chi parla dell’Ucraina come un paese fondamentale per l’Unione europea non conosce la storia di quella regione e men che meno parte con una chiara offesa alla Russia e agli stessi ucraini. Putin aveva ammonito sin dall'inizio degli anni 2000 sulla necessità di negoziare un nuovo trattato di pace e sicurezza in Europa, visto che la logica portata avanti dalla Nato era solamente quella di vedere annessi tutti i paesi ex URSS a quest'ultima. Così la minaccia posta da questo allargamento ad est ci aveva portato ineluttabilmente allo scontro con Mosca.

La guerra tra le due nazioni sorelle nella cultura, nella religione e nella grande cultura è un fallimento colossale per tutti. Lo è maggiormente per chi ha cercato di dividerli e di far guerreggiare e odiare l’una l’altra. Ecco perché le ragioni di Putin di non negoziare con Zelenski siano comprensibili e condivisibili.  La pace vera va negoziata con chi ha fomentato la guerra e l’odio in quella regione e vale a dire con gli americani in primis e con gli europei che non vogliono appunto riconoscere questa verità.

Commenti