Purgatorio, poesie Dantesche


Purgatorio 








L’estro del mio verseggiar mi ridà la purezza

Scossa nelle tempeste e silenzi subiti

Accarezza ogni ferita che addolora la mia esistenza

 

Ora che ricompongo i passi smarriti

Se risorgere è ritrovare l’armonia…

Qual musa mi ridarebbe la poesia?

 

Dei canti epici e addolciti

Del mesto cuor ; apra le finestre

Che i versi d’Orfeo incantino le pietre

 

E i fuochi dell’inferno siano sopiti

Qual momento è più magico di un arrembaggio

Che acquieta il mio cuor come un miraggio

 

E di un’aria che placa i vagiti

Azzurrità e mondi ora riemersi

Come la verità dei miei versi

 

Si direbbe affiorata come nei miti

La terra, il cammino che conduce

Lontano da ogni pericolo truce

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