Purgatorio
L’estro del mio verseggiar mi ridà la purezza
Scossa nelle tempeste e silenzi subiti
Accarezza ogni ferita
che addolora la mia esistenza
Ora che ricompongo i
passi smarriti
Se risorgere è ritrovare
l’armonia…
Qual musa mi ridarebbe la
poesia?
Dei canti epici e addolciti
Del mesto cuor ; apra le
finestre
Che i versi d’Orfeo
incantino le pietre
E i fuochi dell’inferno siano
sopiti
Qual momento è più magico di un arrembaggio
Che acquieta il mio cuor
come un miraggio
E di un’aria che placa i
vagiti
Azzurrità e mondi ora
riemersi
Come la verità dei miei
versi
Si direbbe affiorata come
nei miti
La terra, il cammino che
conduce
Lontano da ogni pericolo
truce
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