J’Accuse sull’ultimatum di Trump a Putin maturato durato il vertice Starmer e Trump in Scozia/ Nulla a che fare con Chrchill e Roosvelt

 

J’Accuse sull’ultimatum di Trump a Putin maturato durato il vertice Starmer e Trump in Scozia

 

Roosvelt e Churchill


Premessa
I due leadres nella foto non sono affatto paragonabile a Starmer e Trump, copia attuale che guida il Regno Unito e gli USA. E' un dato di fatto che la ragione e la democrazia non stiano più dalla parte delle democrazie occidentali e che i valori di un tempo sono stati scambiati con altri valori disumani ed egoistici. Il caos davanti a noi con i genocidi e le guerre in corso e decenni di sopprusi e precaricazioni ai danni dei popoli più poveri del pianeta. La stessa Unione Europea sembra un'Unione di stati opportunisti, rivali e razziste verso l'esterno e l'interno. Sembra che il mondo sia sommerso dal caos valoriale e politico che ci sta portando verso lo scontro con la Russia e la stessa implosione dei nostri sistemi non più sostenibli e realistici con la perdita di quello che siamo stati un tempo: nazioni baluardo a difesa dei diritti e delle libertà.



Esiste una perfetta identità di vedute tra i due leader? Non, non credo. Uno rema contro l’altro ma alla fine Trump cede alle pressioni di Starmer. Il premier inglese lo ha convinto che la situazione a Gaza è drammatica e che il genocidio indotto dalla fame, oltre che dalle bombe non è una fake news. Trump è costretto a richiamare il suo alleato Netanyahu: allenta la morsa! Troppe civili vengono uccisi in quei punti di distribuzione del cibo avvelenato che viene gestito proprio dai loro carnefici. Una vergogna davanti ai loro occhi di persone oramai denudate da ogni credibilità e onorabilità. Persino i loro popoli non riescono ad ammettere come mai si resta passivi davanti a tali carneficine. Trump se ne fotte colossalmente. Non l’interessano il destino e le vite dei palestinesi, quanto la trasformazione di Gaza in Mar a Gaza. Quanto a Starmer, egli non può non tenere presente che la gente nel Regno Unito e altrove è esausta di vedere quotidianamente scene di morte e d’orrore che superano l’immaginario. Quello che bisogna rilevare è che la mentalità del tycoon non la scuote il sangue dei bambini e le violazioni dei diritti umani, ma la quantità degli affari e dei soldi che vengono proposti alla Casa Bianca per preservare sia il sistema imperialista americano sia i sistemi di poteri connessi a quest’ultimo rappresentati dai regimi monarchici e dittatoriali sparsi nel mondo. Il secondo argomento affrontato è quello relativo alla campagna contro la Russia, cosiddetta guerra d’Ucraina, che gli europei o volenterosi stanno sostenendo bene da quando Trump sta alla Casa Bianca. S vuole ad ogni costo proseguirla fino alla vittoria finale e si nota bene l’incidenza di Starmer degli altri leader europei nell’avere cambiato il corso degli eventi e persino le stesse decisioni prese da Trump molto morbide e favorevoli ad una distensione con Mosca. Alla fine dell’incontro, Trump dichiara alla stampa: Putin mi ha deluso, non ci voglio più parlare, anzi gli diminuisco l’ultimatum fatto da 60 giorni a undici o dodici massimo. Dopodiché adotterò altre sanzioni commerciali e finanziarie contro Mosca. Insomma, la solita commedia dell’arte, lo stesso schema d’intimidazioni e di minacce contro Putin e la Russia che continua, nonostante l’aggredito in primo luogo fosse stato quest’ultima. Questo sceneggiato non potrà durare a lungo però! In questo contesto una cosa va detta: la pazienza di Putin è impareggiabile. Bisogna però chiedersi se questa tattica di Mosca di continuare a subire sarà ripagata o in realtà è una strada senza ritorno? Sentirsi minacciati ogni giorno, persino di bombardamento di Mosca…, la dice lunga sulla strategia di Mosca a medio e lungo termine. Il logoramento però è in atto ed è e sarà sempre costoso fino all’insostenibile. Putin deve tenerlo presente e calcolare le contromosse necessarie per ribaltare la situazione. Agli occhi del Tycoon la Russia una pedina, ma agli di Putin essa è una grande potenza mondiale. Il problema sta proprio in questa diversità di vedute. Ma ad ogni modo le contromosse della Russia sono necessarie, altrimenti Mosca è spacciata per sempre.

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