I fiori del mare_ Omaggio alla Flottiglia per la Palestina

 I fiori del mare

 




E intanto è settembre

L’autunno si avvicina per sfiorire

Violento con tutte le ire..

Ancora spuntano i fiori nelle tenebre


Del sole fiacco ma resistente...

Sembra sbiadire ogni linguaggio!

Al suo impetuoso passaggio

Delle gioie attese, parla ogni parete


Alzata come un muro

Dentro, invisibile, ma vera

Spera, sogna la primavera..

Di settembre sono l’imperituro!


Il pensiero che cuoce come magma

D’ogni speranza e coraggio si arma

Affinché l’autunno non sia oscuro

 

Alzo ogni mattone alla trincea

Del tempo: alle violenze perpetrate

E non voglio che siano perdonate

O poeta! O ribelle perché sono l’idea?


Rifiuto. Mi ribello alle false regole

Nella mia malinconia e fervore

Sento muovere una flottiglia in queste ore

Ma saranno i vampiri a cibarsi delle fragole!


D'ogni ardito fiore

A puntellare l’inferno che avanza!

Del nostro tempo infame


L’autunno ha le sue lame

L’orrore giungerà con abbondanza!

Se la resistenza non si rialza!

 

Tu, disumano riattizzi le sofferenze!

Come la stagione dell’appassire

delle menti e persino delle coscienze

ed ogni struggente sentire...


 

Spezzi o uomo già spezzato!

L’umanità già data in pasto…

Ai cani randagi, ai lupi

Agli arrembaggi, ai bui dirupi

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