J’Accuse la vittoria elettorale di mamdani, nuovo Sindaco di New York, una pietra miliare nella lotta al populismo e alle Destre razziste e xenofobe
Certamente è una vittoria sonora per Trump che ha insultato il nuovo
sindaco accusandolo di antisemitismo e d’essere un comunista, una disfatta per
i Repubblicani anche in Virginia e a New Jersey ed è anche una batosta per l’arrogante
e maleducato Musk, odiatore dei mussulmani e razzista nel profondo della sua
anima ed è infine una dolorosa bastonata per chi si è ispirato a questa cattiva, razzista e malsana scuola politica in Europa come il Salvini e il suo Generale dalla "dodicesima
Mas", direi gli eterni sconfitti in tutte le guerre, per la Meloni che ha sempre calcato quelle strategie comunicative Trumpiane di odio, discriminazione verso i
diversi e le minoranze e di diffusione di paure e di intolleranze immotivate solo per il fine
politico di conquista del consenso. Insomma, Mamdani, un giovane americano, per giunta mussulmano, d’origine Ugandese capovolge il tavolo dei populisti, le loro
strategie e i loro progetti di snaturare la democrazia e gli equilibri
internazionali, grazie al suo stile comunicativo molto amato tra i giovani di
New York, da quella generazione cosiddetta Z, o ultima, che sta riprendendo
alla base del risveglio americano, che tratta temi dei ceti bassi, problemi del
popolo, come affitti, asili nido, cibo, supermercati, lavoro, salute e
sicurezza, quello che le nostre opposizioni non dicono o tacciono per paura o a
volte per mancanza di argutezza intellettuale e politica, lasciando all’esile e
agguerrito campo delle Destre estreme, le redini di un potere col quale stanno alterando
la democrazia nel nostro paese, diffondendo un revisionismo storico a dir poco
menzognero quanto infame e ingrato verso chi aveva lottato per dare a questo
paese questa grande costituzione repubblicana. Mamdani è la prova provata che
quanto l’attore o gli attori in campo sono motivati, dotati di combattività
politica e argomentativa, vicini alla gente e ai problemi dei giovani,
comunicativi e convinti delle loro idee, della loro identità politica, ovviamente
antifascista razzista e socialista, le cose possono cambiare e la democrazia
può ritornare a diventare quell’arena in cui i valori universali dei diritti e
delle libertà, possano inevitabilmente trionfare davanti agli orchi politici
del nostro tempo. La vittoria di Mamdani è una pietra miliare, un trionfo
contro il potere ditattoriale di derivazione divina e personalistica rappresentato
dai nuovi populisti europei e americani.
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