J’accuse sulla nomina della
Mogherini a capo della Pesc.
Per mutuare un linguaggio proprio
renziano parlando a proposito della nomina del ministro Mogherini a capo della
politica estera europea. Direi proprio "Mogherini chi?" E aggiungerei la politica
europea estera comune di chi?
Sappiamo bene gli egoismi e le
gelosie che nutrono alcuni paesi europei per la loro storia, il loro prestigio
e le loro specifiche, rispettive e spesso divergenti politiche estere. Ora
parlarci di svolte e di nuovi e giovani commissari di fresca nomina, che si
accingono a cambiare la sorte politica della grande nazione europea è davvero
una presa in giro dei cittadini europei e dei giovani in Europa. Una frase
pronunciata oggi dal Presidente del Consiglio Renzi: “ la nomina della
Mogherini rientra in quella politica di
rinnovamento delle classi dirigenti perseguita dal suo partito”. Gli direi che
ciò non basta. E quel che egli afferma è solo un’operazione di facciata: una propaganda politica. Durante tutti questi mesi in cui ha ricoperto il suo posto alla
Farnesina, l’Italia ha assistito passivamente agli eventi regionali ed
internazionali. I nostri Marò rimangono in India, la guerra in ucraina sta
dilagando, nella guerra di Gaza, l’Italia non ha svolto nessun ruolo di
mediazione tra le due parti e in Europa il fronte dei paesi che deve incidere
per cambiare la politica economica di rigore voluta dalla Germania è sempre
debole e direi diviso.
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