Per dirla tutta con le parole di Serge Latouche uno dei
massimo critici e politologi dei sistemi di sviluppo in vigore nei paesi
occidentali, la strada dello sviluppo imboccata non ha portato altro che
ingiustizie sociali, disuguaglianze, squilibri, sfruttamento eccessivo delle
risorse naturali, ecc…. Insomma, lo sviluppo nel mondo occidentale dice
latouche: “può essere definito come un
processo che porta a mercificare i rapporti tra gli uomini e tra gli uomini e
la natura. Lo scopo è sfruttare, valorizzare, ricavare profitto dalle risorse
naturali e umane.” Lo sviluppo che era concepito sia dagli economisti sia dagli
statisti come il mezzo attraverso il quale il benessere economico e sociale
delle nazioni si sarebbe accresciuto, è evoluto ad un punto tale che si stanno
producendo gli effetti opposti di tale concezione economicistica. Difatti lo
sviluppo così come viene usato e abusato è una parola equivoca e persino
scandalosa. I politici e gli economisti, nel tempo. hanno cercato di dargli dei nuovi
attributi capaci di attenuarne le contraddizioni e i paradossi. Da qui ne
discendono parole come sviluppo sociale, sviluppo durevole, sviluppo
sostenibile, sviluppo etnico, sviluppo delle specificità…ecc. Insomma la
commedia dell’arte che ha preso la parola sviluppo in tutti questi decenni
aveva cercato di far durare, e direi servire gli interessi di coloro che sono
appunto interessati ad un determinato sviluppo della storia, appunto i capitalisti e i poteri forti- che stanno diventando più forti degli Stati-nazioni:. La
mondializzazione, infatti, è definita dal Serge Latouche come lo stadio massimo a
cui è arrivata l’economia mondiale, dello sfruttamento e delle ingiustizie, dopo il colonialismo, gli inganni e i progetti illusori dello sviluppo promossi ed intrapresi dai paesi occidentali industrializzati nei nei paesi del sud del mondo, sempre maggiori e sempre scandalosi e sempre mutevoli e ingannevoli, così come ogni volta evolve e muta la stessa parola "sviluppo".
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