L’altro ieri Tony Blair, l’ex premier inglese, intervistato da una
televisione americana sulla guerra d’Iraq, ammise in diretta l’errore commesso
nell’invadere l’Iraq e nel rovesciare il regime di Saddam Hussein. Egli ha
detto testualmente che “tale intervento fu deciso alla base da informazioni
sbagliate dell’Intelligence inglese e statunitense.” Qualcuno ha manipolato le
informazioni per portare due paesi democratici a invadere un paese che non
costituiva nessuna minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. Non
possiamo oggi modificare i fatti storici di allora e ritornare indietro per
salvare l’Iraq dal caos, dalle carneficine e dalle vendette che lo avevano
afflitto e che lo tormentano tuttora. Quello che possiamo registrare con
rammarico che questo grande paese, la cui storia è la più antica del mondo e la
cui capitale est Baghdad, è stato bombardato, distrutto e saccheggiato dagli
eserciti invasori, umiliato e dato alle fiamme e alle bande d’ogni matrice e
d’ogni fede. A che cosa serve questo grande gesto di Blair, questa sua
tardiva ma amara confessione? Comunque è apprezzabile il suo esame di coscienza...Tanto la Regina Elisabetta non gli ha conferito il titolo di Cavaliere proprio per questo motivo e cioè proprio per aver mentito e portato il paese e il mondo verso una guerra rovinosa.
L’interrogativo è pesante ed è carico di risposte scabrose e buie
sulla natura stessa di quell’intervento che aveva e sta sconvolgendo gli
equilibri geopolitici in Medio - oriente. Quell'intervento aveva provocato
centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi di gente che non
c’entrava per nulla con i fatti storici di quell’epoca e soprattutto con le
inquietudini e le ansie di un Occidente, dal volto e dalle politiche irresponsabili, criminali, e distruttore degli altri
civiltà. Sotto Saddam Hussein, nonostante il terrore, la dittatura e le guerre c’era la pace
e tutti avevano dei diritti certi. Oggi l’Iraq assomiglia al far west di una
volta dove i criminali e le scorribande d’ogni fede e ideologia seminano
il terrore e il caos, mentre il mondo intero guarda impotente queste
tragedie e queste carneficine. Ma torniamo ancora a quell’interrogativo
scabroso: perché quell’’intervento in Iraq? Perché Sarkozy fece la stessa
idiozia di "Bysh" e Blair scatenando i suoi Jet sulla Libia, trasformandola
oggi in quel Colosseo che abbiamo visto….Non esiste più lo Stato, la legge, i
libici hanno perso tutto in un solo colpo di follia….Volevano la democrazia, ma
hanno ottenuto il Caos e l’insicurezza perenni. La democrazia come
c’insegnano i politologi e la stessa storia dell’Occidente non si trapianta con
le armi o con i complotti e le invasioni. Occorre invece investire sulla
cooperazione culturale e scientifica, sul dialogo e lo scambio costruttivo d’idee.
Insomma tutte tematiche trascurate e inutilizzate. Un avvenire migliore
si costruisce guardando l’altro, diverso da noi negli occhi,
immedesimandosi nei suoi pensieri e sentimenti….
Che cosa hanno pensato gli iracheni dopo aver sentito le confessioni
di Blair? Li balenarono la follia el’ idiozia di questi criminali irresponsabili che hanno
distrutto il loro paese, le loro case, le loro università e i loro musei per colpa di un errore volontario, ovverosia di un
complotto contro di loro che ha portato al Medio-evo un paese che era
all’avanguardia del mondo arabo, baluardo di cultura e delle scienze e soprattutto
garante di quella stabilità e di quella pace che oggi mancano tanto in
Medio.oriente.
Commenti
Posta un commento