Oggi Maurizio Landini, leader sindacale della FIOM, criticando la riforma
proposta da Renzi ha dichiarato “ Renzi è un uomo che divide il paese.” “ La
smetta d’essere divisivo…” Sì, il Renzismo come il Berlusconismo sono stili
comportamentali e organizzativi della politica che non tengono in
considerazione il dissenso. Entrambi hanno generato sistemi e propagande basate
sulle menzogne e l’autoritarismo. Renzi si è ispirato al suo Maetsro Berlusconi,
ma come dice il proverbio:” è proprio il caso di dire che:“ l’allievo Renzi ha
superato il suo maestro Berlusconi”. E la cosa più sbalorditiva è che lo stesso
ex Cavaliere oggi nega questa realtà e si oppone al suo ex Allievo non perché
quella riforma è davvero antidemocratica come egli afferma, ma semplicemente perché
vuole che sia lui a doverla realizzare,
nonostante i costi, le contraddizioni e le incongruenze di quest’ultima.
Insomma, in tutto questo suk dei ciarlatani del sì e del no, il popolo italiano
non sa che pensare tra le grida delle opposte tifoserie e venditori d’illusioni
e di bugie; assistite confuso e impotente e si domanda” che cosa ci capiterà se
votiamo sì? Che fine faremo, dopo tutte le minacce delle banche, del Financial
Time, del Ministro dell’economia Tedesco, di Tony Blair, del Presidente Obama.
La lista è lunga e man mano che si avvicina il giorno 4 Dicembre 2016, essa s’ingrossa
d’interventi e di conseguenza di minacce: “votate sì o sarà la fame, la
miseria, la bancarotta del vostro paese”. Che schifo di democrazia è quando uno
viene condizionato in questo modo e per giunta da personaggi, istituzioni e
poteri che sono estranei al nostro paese. Fu così al tempo del Nazismo e del
fascismo in Europa: “ O sei con noi o contro di noi.” Ed è davvero così con
queste discese in campo e queste dichiarazioni quotidiane di attori, cineasti,
sportivi, politici, imprenditori che mettono il distintivo del sì. Sì Duce! Sì
a consegnare il paese all’autoritarismo Renziano, alla spietatezza delle
Banche, al cinismo dei politici, alla cupidigia degli imprenditori senza cuore
e senza etica. In definitiva ci sembra doveroso votare no contro questo modo stupido
di fare politica e le riforme autoritarie e antidemocratiche in questo paese. Infine
termino l’odierna riflessione con un po’ d’ironia. Berlusconi, come sappiamo si
schiera per motivi di amor proprio e di megalomania contro la riforma, ma le
sue aziende sono per il sì.
Come potete constatare: come se uno votasse nello stesso tempo Sì e no. Povera Italia! Il paese ha bisogna d’unità,
ma la malsana politica lo divide e aggiungerei amaramente lo deride in
continuazione.
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