All’amato colle Quinzio


All’amato colle Quinzio

 







Vorrei sentire l’odore del forno del colle 

Inebriante come il pane buono che bolle

Appena cotto mentre si diffonde ogni dolce alba

Nei giardini e giù per le immense valle

Colorate con le margherite viola e gialle 

Vorrei dirvi quanto mi rasserena e garba…

 

E sai per me quale il vero oro?

Ogni vigna ed ogni albero d’ulivo e d’alloro

Ed ogni mio ristoro profuma di noce,

dei pini e delle pere del mio giardino

E il canto di Francesca, Maria e di Dantino

Vestea tu sei la più bella Foce!

 

E m’intriga il canto della civette 

La notte, quando il colle sembra una caletta

Che guarda su sconfinati orizzonti

Adornati con stelle dove tu sei il porto...

L’amato re d'ogni bell'Agosto

e delle meravigliose albe e tramonti…











 





 




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