Tria Bacchetta Di Maio Niente Reddito per ora




J’Accuse del 26/09/2018 sul no del Ministro delle Finanze Tria di non sforare il deficit di Bilancio
Molti si chiedono perché la Francia (e oggi anche la Spagna) possono sforare fino al 2.8% nella legge di bilancio e non l’Italia.


La Francia ha un debito pubblico alto, al 99,2% rispetto al suo PIL, ma è di circa il 30% inferiore rispetto a quello italiano, quindi è più sostenibile del nostro per i mercati. Parigi paga ogni anno una quarantina di miliardi di interessi passivi sulle sue emissioni, con uno spread che non supera 35 punti. L'Italia, invece, per rallentare il pareggio di bilancio deve concedere la garanzia di aumentare l'Iva, in caso di inadempienze. Nel 2018 Tria deve trovare circa  13,5 miliardi per congelare la clausola di salvaguardia.
Insomma noi italiani siamo inguaiati rispetto ai francesi (ricordiamocelo bene). Dobbiamo stringere i denti e far in modo che i conti quadrino e il debito non cresca ulteriormente.




Introdurre il reddito di cittadinanza è giusto? E’ sostenibile dal paese?
Le due domande sono ben fondate ma la risposta all’una rinnega la risposta all’altra.
E' giusto sì dare una mano a quella parte della popolazione colpita dalla crisi e dalla povertà endemica. Lo stato deve reperire delle risorse per attuare le sue riforme e le sue promesse. Ma nel contempo la risposta all’altra gela colui che ha appena affermato ciò. E’ sostenibile per le finanze italiane al meno per ora l’introduzione del reddito di cittadinanza? Ovviamente dato lo stato dei conti, no.



Di Maio promette crisi e "contromisure "a chi si oppone. Ma è responsabile avere un simile approccio? Che cosa c'insegna quest'esperienza? A mio avviso bisogna varare una legge e vietare ai partiti di promettere troppo durante le campagne elettorali. Le rivoluzioni caro Di Maio le fanno le pancia vuote e non certo gli onorevoli in giacca e cravatta o i portavoce che guadagnano più dei presidenti del consiglio.

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