J'Accuse del 30 Nov Fango a Di Maio, Russia e Commissione europea



J'Accuse del 30 Nov  Fango a Di Maio, Russia e Commissione europea

Non vorrei dilungarmi nell'illustrazione scritta di questo J'Accuse.
Insomma in quest'ultimi ci sono stati degli importanti sviluppi sia in politica nazionale che internazionale.
Cominciamo con l'apertura del dialogo con la Commissione europea. Ora tutto si può dire men che meno che la questione è risolta. Nessuno fa un passo indietro. Nessuno china il capo all'altro. Ma l'Italia è all'angolo, perché gli interessi di cui si tratta sono soldoni grossi. Gli europei non vogliono che il caso italiano sia l'inizio della fine di questo sistema farraginoso. " Non fate debito con i soldi nostri e a scapito della stabilità nostra!" Cos' dicono a Bruxelles. Salvini tira dritto. Egli sa che è la sua partita decisiva, non quella del Milan ma della sua carriera politica. Le elezioni europee sono lontane e la partita si giocherà ben prima per impedire ai nazionalisti di distruggere l'Europa.
Sul piano internazionale la Russia frusta l'Ucraina. Essa sequestra delle imbarcazioni militari. Ma è un chiaro messaggio alla Nato e all'Occidente: il nostro destino si giocherà nello stretto di Kerch. Ma nel G 20 a Buenos Aires il clima è teso anche perché lo stesso Trump è sempre più accerchiato. Le sue compromissioni nel Russiagate stanno venendo a gala. L'Impeachment è sempre più vicino.
tornando alla politica nazionale, non posso non stigmatizzare un modo nauseabondo di un certo giornalismo fazioso, che va oggi di moda, di far fuori i nemici politici usando le vicende dei famigliari. In questo contesto s'inserisce la vicenda del papà di Di Maio a cui va la mia solidarità umana.

Grazie.

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