J'Accuse di domenica 25 Novembre: contro le violenze e le discriminazion...






J'Accuse di domenica 25 Novembre: Contro le violenze e le
discriminazioni contro le donne

 

In ogni tempo e ogni dove le donne avevano sempre subito violenze.
Purtroppo ci giungono ogni giorno notizie drammatiche di
violenze esercitate contro le donne. Sebbene il problema a livello legislativo
è stato affrontato in passato, la violenza rimane e non accenna a diminuire, e
direi più in generale che essa aumenta man mano che le crisi sociali ed economiche
aumentano. Nel caso italiano, così come è tipico di tutte le società del sud
del mondo, tale violenza è imputabile a fattori culturali, educativi e politici
che ad altre cause di natura economica e sociale.  Ci vale a dire, e lo diciamo con rammarico, che
in tali società le donne sono considerate come oggetto da possedere e
manipolare che come persone aventi gli stessi diritti e responsabilità degli
uomini. E’ un problema culturale ed educativo in primo luogo. Esso va
affrontato mettendo al centro la tutela delle donne non solo sul piano normativo
ma soprattutto nei programmi scolastici, nei codici etici, nelle università cos’
come nelle amministrazioni e nelle fabbriche: chi fa violenza contro le donne
non appartiene più alla nostra comunità e pertanto senza dignità. Chi offende
la dignità degli altri ha già perso la sua.
Il sindacalista Landini parlando di questo problema ha messo
l’accento su una aspetto importantissimo su cui non si riflette abbastanza: “occorre
valorizzare sempre maggiormente la differenza di genere”. Ogni genere ha le sue
peculiarità e sensibilità diverse dall’altro. In una società armoniosa si deve
parlare non solo di parità di genere, ma usando le parole di Landini, che io
proporrei per guidare la sinistra italiana, l’armonia di genere. Solidarietà
a tutte le donne e a tutte le minoranze.


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