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J'Accuse del 12 gennaio, Sabato
Atto 9 des Giltes Jaunes. Un raffronto con la Primavera araba tra speranze,
illusioni e contraddizioni.
Il titolo è ben significativo. Si
i Gilts jaunes vogliono il caos o le riforme? Gli avvenimenti in atto pongono
seri interrogativi: esiste ancora la democrazia in Francia?
Ovviamente la domanda è banale e
alquanto assurda. Ma la risposta è assai chiarificatrice: in Francia ci sono
delle istituzioni elette democraticamente dal popolo francese e il loro compito
e di rispondere a queste manifestanti che chiedono riforme e nuovi diritti. Il
ricorso alla violenza e alla propaganda di alcune frange del movimento dei
gilets che vogliono rovesciare il regime democratico in Francia è un fatto
pericoloso e antidemocratico. Noi ci rivolgiamo alla parte sana del Movimento
dei Gilts gialli affinché diano l'esempio e scongiurino la rovina e il
fallimento di questo Movimento. Ecco perché abbiamo ribadito l'inopportunità
per un uomo di stato quale il capo del M5S di ingerirsi negli affari interni
della Francia, paese democratico e baluardo dell'Unione europea. Se qualcuno
trama per destabilizzare l'Europa incominciando dalla Francia, è bene che tutte
le forze democratiche si mobilitino affinché questo truce progetto venga
fermato. L'Europa ha il dovere di rispondere alle istanze delle classi popolari
e medie che hanno sofferto in questi anni delle crisi e dell'abbandono delle
loro istituzioni. Il raffronto con la primavera araba finita nel sangue e nel
ritorno dei generali è ben significativo. Ci rivolgiamo alla coscienza viva
delle società civili e dell'intelligenza degli intellettuali affinché scendano
in campo per contrastare le frange più violente e portatrici di nuovi spettri e
caos. Noi siamo con la democrazia e con i sacrosanti principi della rivoluzione
francese.
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