J’Accuse del 12 Febbraio sulla sconfitta del M5S nelle elezioni regionali abruzzesi 2019

J’Accuse del 12 Febbraio sulla sconfitta del M5S nelle elezioni regionali abruzzesi 2019
 
I sondaggi di cui non ci si fidavamo più, anche per scaramanzia nel caso del M5S, avevano azzeccato pienamente il risultato elettorale in Abruzzo e più che altro l’andamento del consenso in Italia che vede in crescente ascesa la Lega di Salvini. I numeri ci dicono una cosa sola: se le cose rimangono così come sono attualmente nel governo del paese, la Lega crescerà ancora e il M5S perderà ancora ulteriore consenso.
Un’accurata analisi del voto nelle regionali abruzzesi ci dice  quanto segue:
  1. molti degli elettori che hanno votato il M5S nelle ultime politiche, -  i quali erano sicuramente arrabbiati col partito democratico e gli altri partiti di destra, amici soci del patto del Nazzareno che ha governato l’Italia per molti anni,, per avere disatteso le speranze del popolo abruzzese, nonché le  promesse fatte  di ripresa economica e di ricostruzione delle zone terremotate,- hanno ritirato il loro voto di fiducia al M5S, concesso il 4 Marzo scorso e l’hanno ridato sia in parte al PD e alle sue innumerevoli liste apparentate sia al in gran parte a questa nuova creatura politica chiamata La lega di Salvini Premier, che in realtà è la medesima Lega Nord che si è clonata per poter conquistare anche l’odiato meridione.
  2. La tenuta del partito democratico che si è ripreso i consensi persi a favore del M5S nell’ultima tornata delle politiche è un dato di fatto. Quel 32% risultante dalla somma di tutte le liste apparentate è un indice del radicamento del partito nelle realtà locali. Questo risultato è un indice della forza di questo partito in un momento di sfiducia e di allontanamento della gente dai partiti di sinistra. Tuttavia Il vuoto lasciato dalla crisi dei partiti di sinistra in questo paese non è stato colmato adeguatamente da nessuna forza politica. Sebbene il il PD attuale si appelli ai valori di sinistra le sue politiche e i suoi programmi sono chiaramente di centro-destra e questo ce la dice lunga sulla crisi identitaria e politica che sta attraversando questo partito così importante e così fondamentale nella vita politica del paese.
  3. Il vuoto appena accennato lasciato dalle crisi dei partiti di sinistra non ha trovato nel M5S un vero interlocutore e interprete dei sentimenti e dei valori di questa parte politica. La leggerezza e l’immaturità politica direi dell’attuale dirigenza del Movimento non ha avuto la lungimiranza di capire che proprio dalla collocazione politica adottata dalla governance del Movimento, si poteva decidere le sorti del medesimo. Ci si è affidati invece alla solita vaga e strumentale formuletta: né di sinistra né di destra, allorché gran parte del popolo grillino aveva idee, vissuti, valori e militanze di sinistra. In questo modo si è perso il consenso, tradendo proprio i nostri valori, cari amici del M5S. Se oggi vi domandate del perché gli abruzzesi hanno preferito a voi Salvini, ripercorrete questi 9 mesi di governo col capo della Lega. Siete stati il suo zerbino, avete assunto una posizione di subalternità in tutte le vicende lasciando a lui il ruolo di attore principale e interprete dei sentimenti degli italiani.
     
    E allora lo avete capito o ancora no che le cose come stanno non devono più restare come sono?
     
    Prima di tutto occorre cominciare con un bel rimpasto di governo. Si deve decidere una turnazione, nei ruoli ministeriali anche per quella postazione molto discutibile del Ministero dell’Interno fonte di molti problemi, inchieste e polemiche a livello nazionale e internazionale.  Inoltre va cambiata, com’è stato raccomandato dal Capo dello stato, la linea del governo nei confronti dell’Europa. Il ritorno al dialogo con le altre capitali europee potrebbe rappresentare, a mio avviso, e lo consiglio vivamente al M5S, quel secondo tempo dove ci si è ravveduti e convinti dell’idea molto saggia, che il rafforzamento dei legami con i partiti di centro e di sinistra potrebbe essere davvero quell’opportunità di collaborazione per risolvere i problemi europei e soprattutto quell'argine e direi in ultima analisi, quel cordone sanitario per fermare questo becero e pericoloso nazionalismo che avanza.   E’ una fondamentale e cruciale scelta di campo, che va fatta quanto prima. In questo scenario l’alleanza con il partito democratico a livello locale e nazionale è fondamentale. Abbiate il coraggio di cambiare e di non abbandonare il paese alle destre.

Commenti