J'Accuse del 6 Marzo 2019 sulle parole di Grillo sulla manifestazione contro il razzismo di Milano

J'Accuse del 6 Marzo 2019  sulle parole di Grillo sulla manifestazione contro il razzismo di Milano


Vi riporto il testo dell'articolo in basso.


 Il problema del razzismo è stato generato dall'improprio utilizzo degli immigrati per conquistare consenso politico. Questo spinoso tema è stato cavalcato dalla Lega  in maniera artificiosa e sleale. E' da lì che è partita l'ascesa di quest'ultima. Certo l'Italia non è mai stata un paese razzista e men che meno xenofobo. Il problema è stato cerato artificiosamente a livello informativo e propagandistico come dice Grillo. E su questo concordo con lui. I fatti hanno seguito le parole e il varo della legge Immigrazione e Sicurezza ha determinato una situazione innaturale e direi in contrasto sia con la cultura del paese sia con le sue leggi fondamentali. "I diritti fondamentali non possono andare in fumo con il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, come prevede questa legge", donde la resistenza di alcuni sindaci ad applicare tali norme.  In questo senso, tale legge non svolge una funzione integrativa e traccia un confine; sebbene quest'ultimo sia legale,  esso  mina di contraddizioni e di conflitti la nostra società.
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Infine distogliere l'attenzione del paese dai problemi reali mi sembra che questo metodo sia stato perseguito ad arte sia da chi si oppone oggi a questo governo sia dalla stessa Lega che affronta i temi e i problemi del paese sempre in funzione elettorale.
E' necessaria una revisione del contratto. Condizione sine qua non per chiarire i rapporti di forza nel governo.






Articolo di Grillo.



"Milano 250.000 persone hanno manifestato contro il razzismo, un razzismo esclusivamente mediatico, ma Sala lo definisce momento spartiacque… ed ha ragione. Chiunque abbia un minimo di buon senso non vede alcun razzismo, ma soltanto un crescente egoismo sociale. Ma allora cosa sta succedendo? Sembra che il paese non voglia confrontarsi con i suoi “veri fantasmi”.
Se fosse una manifestazione contro l’egoismo, contro il mors tua vita mea, ne sarei felice. Ancora di più, se fosse una manifestazione contro la mafiosità, i favori e le caste… ma stiamo soltanto sognando.
Il paese sceglie falsi problemi: piuttosto che decidere di sostenere i suoi milioni di poveri preferisce disquisire di miliardi per bucare una montagna ed altre questioni che non esistono.
Piuttosto che cacciare i mafiosi della politica offre a quella stessa vecchia politica alibi per rifarsi l’ennesimo lifting. Terreno di coltura ideale per i frou frou piddini e berlusconiani: cabaret invece che lotta. Persi nelle nebbie delle primarie si ritrovano nel “vuoto nulla impannocchiato in fronzoli”.

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