J’Accuse del 3 dicembre sull’appello dell’attrice americana Scarlett Johansson a liberare i dissidenti egiziani che marciscono in carcere

 


J’Accuse del 3 dicembre sull’appello dell’attrice americana Scarlett Johansson a liberare i dissidenti egiziani che marciscono in carcere

 

Intervento videoregistrato sull'argomento. 

https://www.facebook.com/miskh/videos/10158730041122731

Se dovessi definire l’appello dell’attrice americana Johansson Scarlett a favore del rilascio dei 4 dissidenti egiziani, Gasser, Karim, Mohammad e Zaki, lo qualificherei di coraggioso e commovente. Una donna americana, star di Hollywood è colpita dalla barbarie praticata dal regime egiziano contro i suoi cittadini. Un arbitrio che non ha eguali nel pianeta e questo sotto gli occhi di tutti i governi democratici dell’occidente. Che cosa penserebbero di lei coloro che amministrano la politica estera del suo paese e che intrattengono relazioni diplomatiche e politiche col generale Sisi. Probabilmente egli fu portato al potere proprio da coloro che impediscono il cambiamento nel mondo arabo. La democrazia è vietata e la tutela dei diritti umani è altrettanto vista come la spada di Damocle, perché essa metterebbe fine a tutte le prevaricazioni e gli eccessi consentiti finora a coloro che opprimono i loro popoli in nome di uno status quo politico insostenibile e soprattutto vergognoso e ingiusto. La fine dell’esperimento democratico che ha portato i Fratelli Mussulmani al potere in Egitto è stato voluto proprio perché avrebbe messo a nudo questa verità: le contraddizioni e gli squilibri in Medio-oriente sono un problema che dovrà prima o poi venire al pettine della storia. L’istituzione militare in Egitto ha impedito la democratizzazione della nazione e non aveva nessun diritto per farlo sennò quello che le ha conferito la sua posizione di forza e di arbitrio. Il colpo di stato contro il presidente Morsi non è stato condannato da nessuno, come doveva essere, perché appunto i Fratelli Mussulmani sono ritenuti un pericolo per l’occidente e per la stessa Israele. E allora chi vuole la dittatura in Egitto? Chi rifiuta il dialogo?  Ma la caduta dell’Egitto sotto la morsa dei generali è una sconfitta della democrazia e un grave attentato contro quella primavera araba che tutti speravano durasse a lungo…

La Scarlett dovrebbe fare un altro appello al Presidente Biden affinché gli Stati Uniti d’America facciano un esame di coscienza e risolvano una volta per tutte la questione della democrazia e del rispetto dei diritti umani nel Medio-oriente, la quale è strettamente connessa con il problema della Pace con Israele. Finché i palestinesi non avranno una loro patria di cui parte di Gerusalemme sarà capitale, il mondo arabo rimarrà ostaggio di queste interferenze vergognose e ripugnanti. L’esempio dell’attrice americana vale per tutti gli star che vogliono impegnarsi per un mondo senza tortura, senza catene e senza fame. A tutti il diritto alla libertà e alla dignità. Liberate i dissidenti egiziani…

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