J’Accuse del venerdì 3 novembre 2023 sul discorso di Hassan Nassrallah, leader degli Hizbollah libanesi
J’Accuse
del venerdì 3 novembre 2023 sul discorso di Hassan Nassrallah, leader degli
Hizbollah libanesi
Hassan Nasrallah ha detto ciò che gli altri leader, Emiri,
Re e capi di stato del mondo arabo e islamico, non hanno detto: "se avete un briciolo di
dignità, d’umanità e di pietà; non vi dico di scendere in guerra, tanto non lo
avreste mai fatto, perché temete per le vostre poltrone, e non vorrei accanirmi
a parlare di voi come traditori della nazione. ma cercate perlomeno di non
limitarvi a fare appelli a vuoto passando all’azione. Mandate via gli
ambasciatori dello stato ebraico, non fornite loro le merci, l’energia e il
materiale che li consente di ammazzare la popolazione civile a Gaza. Abbiate
dignità… In un altro passaggio si è soffermato su due punti salienti:
il primo riguarda che è il vero responsabile e mandante
delle stragi di Gaza e lo ha identificato nell’Amministrazione americana rea di
crimini contro l’umanità: sono loro che fanno, forniscono armi e soldi e
sostengono agli israeliani a fare le stragi e a minacciare chiunque intervenga
in aiuto dei palestinesi. Ha svelato inoltre che il suo partito ha ricevuto sin
dall’indomani dell’operazione di Hamas del 7 novembre, serie minacce di
distruzione da parte delle flotte americane se avesse deciso di attaccare
Israele. Nassrallah ha chiarito e avvertito gli americani che se attaccheranno il
suo paese sarà la fine delle loro flotte nel Mediterraneo e sarà appunto la battaglia
finale che vedrà indubitabilmente la vittoria
del bene sul male, della Resistenza palestinese, libanese araba e mussulmana
sul nemico sionista e i suoi alleati dovunque si trovassero.
In secondo luogo ha ammonito chiaramente i derisi e
codardi leader dei paesi arabi che la battaglia in corso a Gaza riguarda non
solo i palestinesi ma l’intero mondo arabo. La sconfitta in questa battaglia
significherà la totale disfatta della Resistenza e il definitivo colpo di
Grazia al mondo arabo dopo le guerre e le umiliazioni subite da parte dei paesi
occidentali in questi decenni. Ha aggiunto infine che “l’intervento o meno
della Resistenza libanese è legato all’andamento dell'avanzata e della guerra
contro i civili di Gaza, lasciando aperta qualunque opzione. “ Già se guadiamo
al confine libanese israeliano, ha asserito più volte, vediamo le nostre
realizzazioni in termini di pressione e di preoccupazione che esercitiamo sul
nemico sionista, a cui non abbiamo ancora inferto i colpi che lo faranno disgregare”.
“ noi abbiamo già pagato un tributo di sangue e se necessario, con l’aiuto di
Allah e con la nostra incrollabile volontà, risponderemo ad ogni colpo fino
alla vittoria finale.
Hassan Nassrallah, Capo degli Hizbollah
Un discorso atteso, magari più dai sionisti e dai loro protettori
americani che dagli arabi. Trapela la rabbia nelle parole di Nassrallah che non
parla più di traditori e tradimenti. Sa che i Capi degli Stati arabi sono
traditori per natura. Non hanno dignità e sono servi del dollaro e dei piaceri
terreni. L’allusione per quell’Arabia, Sede della Mecca, ma i sui emiri parlano
più di calcio, di donne, di tette e di dollaro che di sangue palestinese. A
loro non interessa e men che meno la causa palestinese.
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