J'Accuse del 2 giugno 2024: sulla Repubblica e la sua costituzione: un bene che Gli estremisti non possono snaturare

 Accuse del 2 giugno 2024: sulla Repubblica e la sua costituzione: un bene che gli estremisti e i fascisti non possono snaturare





Dalle svariate riforme in cantiere dal governo attuale possiamo già e con certezza capire e prevedere i pericoli che corrono sia la nostra costituzione Repubblicana, frutto di una guerra mondiale e un lungo ventennio di violenze e di infamie nel paese, sia gli equilibri politici interni e internazionali. Ve lo premetto con un eufemismo dell'attuale situazione politica: si vuole asserendo la necessità delle suddette riforme: Premierato, riforma della magistratura, riforme sociali e fiscali, ma è di un'altra cosa che che occorre cominciare. Queste riforme non sono il bisogno di cui urge il paese, ma della semplice adozione di soluzioni e provvedimenti concreti e pratici in grado di alleviare i problemi e armonizzare le politiche affinché siano rispondenti alle sue vere necessità . Quindi non è a partire da un "nuovo assetto normativo" che occorre iniziare ma è da un nuovo approccio alle questioni economiche e sociali che bisogna cambiare. Vi darei un piccolo esempio: il governo Meloni ha risparmiato alle Banche nazionali la tassazione delle Extraprofitti allorché questo provvedimento avrebbe in qualche modo messo nelle casse dello stato ingenti somme di denaro per affrontare le questioni sociali e economiche ancora irrisolte, mentre e lo dico con rammarico i primi provvedimenti varati dal suo governo hanno interessato lo smantellamento dello stato sociale introdotto dai governi precedenti. Un altro esempio ancora: sul piano della politica estera, la Meloni governa come una dittatrice imponendo al paese scelte innaturali, e direi persino incostituzionali, vista la natura dei crimini commessi sia in Palestina che in Ucraina, adottando scelte  come l'invio di armi in Ucraina e il diniego del riconoscimento del diritto ai palestinesi all'autodeterminazione e alla condanna del genocidio, venendo meno alla tradizione nazionale di equilibrio e mediazione nei conflitti internazionali. Qualcuno ha asserito chiaramente che" la Meloni è diventata più atlantista degli americani...". Questo la dice lunga sui pericoli e le contraddizioni che corre la nostra costituzione, lodata e celebrata dal nostro Presidente Mattarella oggi, nelle cerimonia della Festa del 2 giugno : come una scelta saggia, moderna e lungimirante dei nostri padri fondatori e costituenti. Che l'Europa torni alle sue origini di comunità federate, come ha affermato la Meloni oggi, questo denota appunto la confusione, l'incertezza e l'incoerenza in cui naviga l'Unione europea in questo momento della sua storia, in balia dei populismi e dei fascismi

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