J’Accuse del 13 novembre 2024 sulle ingerenze d’Elon Musk nella politica italiana

 

J’Accuse del 13 novembre 2024 sulle ingerenze d’Elon Musk nella politica italiana

 





Mi chiedo con quale autorità un magnate per quanto sia geniale e facoltoso possa arrogarsi il diritto di screditare e persino insultare i nostri giudici. Debbo premettere che innanzitutto è una grande mancanza di rispetto verso un paese sovrano e una democrazia che ha tutti gli strumenti e i contrappesi per ovviare agli eventuali abusi, errori dei giudici, ivi compresi i tre gradi di giudizio che la costituzione italiana prevede per ogni processo. Che c’è di così terribile e di blasfemo se un magistrato come la Silvia Albano abbia ritenuto illegittimo il decreto governativo in base al quale sono stati trasferiti degli immigrati in Albania? Alle minacce di morte che le sono state recapitate sui social come: “ "Magistrato militante e corrotto, spero che qualcuno ti spari molto presto, sarà un giorno di gioia e festa" o "la toga rossa Albano fa politica e non fa trattenere i clandestini in Albania" , si aggiungono le dichiarazioni intimidatorie del magnate Musk che grazie alla sua amicizia con la Meloni, si è spinto fino a chiedere ai giudici italiani di andarsene via dalla magistratura, cosa inconsueta e assolutamente inusuale nelle relazioni tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, pur conoscendo la nostra totale subalternità e sudditanza all’alleato americano che occupa il nostro paese dalla fine del secondo conflitto mondiale. E’ un’arroganza che riflette il vero valore del genio Musk, frutto del capitalismo selvaggio e direi chiaramente antidemocratico anti egualitario. Musk deve fare i fatti di casa sua e non ingerirsi negli affari interni italiani. In altre parole il presidente Mattarella gli replica prontamente oggi:” L’Italia sa badare a sé stessa!”. Non si è mai visto tanto vuoto e tanta caduta di stile come quella della nostra squallida classe dirigente che invece di risolvere i problemi a monte, li rimanda nel tempo e nello spazio, e alla solita propaganda, come ha fatto per l’invio dei migranti in Albania. Meloni, quando le camice nere sfilano nel centro di Bologna, invece d’attaccare i facinorosi e lo spirito fascista che li muove, si barrica sul suo consueto odio verso la sinistra e i centri sociali, che rappresentano oggi la vera opposizione nel paese. Lo stesso fa Salvini quando fa l’arringa delle destre estreme e sferra i suoi insulti contro chi sta dall’altra parte della barricata, come se il paese gli appartenesse. Povero lui e povero il paese che egli rappresenta. L’Italia ha bisogno più che mai di una vera rinascita politica, economica e morale e non sarà Elon Musk a dargliela.

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