J’Accuse del 30 luglio 2025 il riconoscimento del Regno Unito dello stato palestinese ovvero la paglia che spacca la schiena delle ex dittature nazifasciste

J’Accuse del 30 luglio 2025 il riconoscimento del Regno Unito dello stato palestinese ovvero la paglia che spacca la schiena delle ex dittature nazifasciste

 







L’iscrizione del nostro Presidente Mattarella nella lista nera dei russofobi da parte di Mosca non è certamente un fatto sbalorditivo né tantomeno nuovo, vista la serie delle dichiarazioni fatte dal medesimo in merito alla guerra in Ucraina e che sono state viste apertamente da Mosca come ostili e per nulla diplomatiche. Ricordiamone una: Il discorso pronunciato all’Università di Marsiglia il 5 febbraio scorso. In particolare, la frase nella quale il capo dello Stato italiano tracciava un parallelo tra le guerre di conquista del Terzo Reich tedesco e l’attacco russo all’Ucraina. Insomma, con tutto il rispetto verso il nostro Capo dello stato, direi che i due paragoni ossia i due contesto sono totalmente imparagonabili e diversi l’uno dall’altro. Ora perché ho citato questo esempio del fallimento della nostra politica estera attuale è perché ci troviamo al margine della storia e sembra che i nostri politici attuali non sono più in grado di forgiarne il corso, limitandosi ad avallare degli orientamenti che risultano non solo essere contro la nostra stessa storia, cultura e costituzione democratica, ma persino sono oggigiorni visti dalla stragrande maggioranza degli italiani, europei e ci metterei l’intera Comunità internazionale come assurdi, barbari e intollerabili. Mi riferisco alla dichiarazione fatta ieri dal Premier inglese Starmer: “il Regno Unito riconoscerà lo Stato palestinese a settembre, qualora Israele non cessasse il fuoco a Gaza e non proponesse un piano serio per il riconoscimento della Palestina”. Bene! Rimangono all’appello in Europa due Stati importanti ma non incisivi: Italia e Germania. La domanda che sorge naturale: come mai gli ex nazisti e gli ex fascisti vanno controcorrente e rinnegano persino l’esistenza di uno stato che esisteva prima della loro stessa costituzione? E’ un debito che sentono dopo le leggi razziali e il genocidio fatto subire agli ebrei nella seconda guerra mondiale oppure è un atteggiamento che trova il suo fondamento dall’incancellabile impronta totalitaria che connota le loro fragili e recenti identità democratiche. E’ chiaro che si tratta di un dualismo tra le forze democratiche e totalitarie e direi senza esitare tra affermazione del diritto e la barbarie. Non lo capiscono né a Berlino né a Roma che il treno della storia è diritto verso l’affermazione dei diritti rinnegati e cancellati dei palestinesi e che la loro stessa persecuzione dei militanti e dei propri cittadini in dissenso con le loro politiche è un autogol verso le loro stesse nazioni e le loro stesse storie nazionali che dopo aver avuto dalle forze e nazioni democratiche il riscatto e la salvezza, oggi la rinnegano spudoratamente alle altre, attestandosi come secondo e terzo stato fornitore di armi ai carnefici di Netanyahu. Ed è proprio il caso di dire che ogni nazione, se non si ribella ai propri tiranni, se non manifesta il proprio dissenso, se non si rispecchia nelle tragedie e nello splendore delle altre, è una nazione al margine della storia. E lo scenario che vediamo è uno specchio fedele del declino morale e politico che viviamo oggi.

 


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