J'accuse del 5 settembre 2025 sulla flottigli, una luce in mezzo al buio delle coscienze addormentate.

 

J'accuse del 5 settembre 2025 sulla flottigli, una luce in mezzo al buio delle cosceinze addormentate.


Attacco alla flottiglia con un drone


Cercheranno di fermarti

ricorerranno alle bombe

di far naufragare le tue barche

Una luce in mezzo al buio

E tu avanti tutta come mille colombe

come le stelle di luglio

brillano su un mondo 

dove le coscienze sono annegate

dove il coraggio è finito

dove gli uomini sono quasi estinti

E' troppo comodo chiudere gli occhi

Davanti all'orrore

Ma è eroico salpare nella resistenza

Nella certezza di che la vita ha un senso

solo quando si è uomini audaci



Una cosa mi viene in mente riflettendo sul valore etico, civico e idealistico di questa grande iniziativa che ha dato vita alla flottiglia, con l'obiettivo di alleviare le sofferenze di una popolazione palestinese che sta subendo, sotto gli occhi della comunità internazionale, uno dei più terribili genocidi mai commessi dall'esercito di occupazione israeliano: è la più bella iniziativa di lotta per la democrazia e il rispetto dei diritti umani mai intrapresa dalla società civile occidentale, ed è anche un movimento di dissenso contro gli stessi governi occidentali che sostengono politicamente e militarmente l'esercito israeliano che sta perpetrando il genocidio. Si potrebbe descrivere quanto sta accadendo come una parodia di queste stesse democrazie, che da un lato fingono di essere democrazie, ora inneggiando al pluralismo e alla libertà, ora alla tolleranza e all'uguaglianza (che non esistono più), mentre dall'altro armano le mani dei carnefici (che creano ovunque) per difendere i propri interessi strategici, per schiacciare ogni focolaio di dissenso e opposizione. È quanto accaduto in Egitto con il colpo di stato contro il presidente democraticamente eletto Mohamed Morsi, e ancora prima in Iraq, dove un presidente come Saddam è stato impiccato da uomini incappucciati, e poi in Libia e Siria. Ovunque si ricorre a stratagemmi e mezzi per reprimere e cancellare ogni dissenso, definendolo terrorismo quando non lo è, o semplicemente terroristi islamici, come se l'Islam stesso fosse stato ridotto a una mera religione del terrorismo. Petrodollari e agenzie di intelligence occidentali hanno spesso creato reti terroristiche e ondate terroristiche con obiettivi politici strumentali, alimentando caos e destabilizzazione che alla fine consentono l'infiltrazione e il collasso degli Stati. Questi metodi terroristici sono diventati una pratica standard sia per le agenzie di intelligence occidentali che per quelle ben coordinate nei paesi africani e mediorientali. Facciamo solo un esempio, tornando al tema degli aiuti e della flottiglia. Perché l'Egitto del generale Sisi ha chiuso il valico di Rafah e non consente l'ingresso degli aiuti? Anzi, il blocco della popolazione palestinese terminerebbe immediatamente se l'esercito egiziano smettesse di collaborare con l'esercito genocida israeliano? Che fine hanno fatto la società civile egiziana e i partiti di opposizione? Esiste la democrazia in questo Paese? È un orrore! Un'altra parodia della pseudo-democrazia africana e araba, dove tutti applaudono il dittatore peggio che in Corea del Nord. E cosa ha da dire l'Occidente di questa dittatura? Bene! Sono loro che hanno messo al potere al-Sisi, e sono loro che hanno abortito il processo democratico, perché l'Occidente non è interessato alla democrazia in questi Paesi, ma piuttosto alla sicurezza di Israele e a garantire l'equilibrio geopolitico che gli conviene. Lo ha affermato il Presidente Putin nel suo discorso del 21 febbraio 2022, prima di lanciare l'operazione speciale in Ucraina: "La fine a cui è stato sottoposto Gheddafi è vergognosa, e la NATO non aveva il diritto di destabilizzare un Paese sovrano come la Libia. Il modello dell'intervento in Libia è stato applicato anche in altri Paesi arabi con i petrodollari dei Paesi del Golfo, e sono stati loro a finanziare anche le successive guerre in Medio Oriente per assurdi e controproducenti piani egemonici che avvantaggiano solo Israele e dividono il mondo islamico lacerato. Torniamo ora alla flottiglia: bella come un giardino in riva al mare, una costellazione di speranza in rotta verso l'inferno di Gaza. Il poeta rivoluzionario li ha definiti: i fiori del mare. In effetti, lo sono, nella misura della grande missione che hanno intrapreso, anche a costo di scontrarsi con gli orchi che cercano di distruggere con le bombe e la fame una popolazione civile indifesa e stanca, direi morente davanti agli occhi impotenti della comunità dei popoli e delle nazioni. Dov'è dunque la democrazia così decantata dall'Occidente? In verità, la democrazia si è trasformata in qualcosa che non rappresenta più il popolo, ma i potenti, coloro che oggi hanno deciso e sostengono il genocidio. È per questo che i popoli dell'Occidente, a partire dalla flottiglia, e di tutta la terra sono ora chiamati a sollevarsi contro i carnefici e coloro che sostengono il terrore e le dittature in tutto il mondo. Partiamo dal mare con la flottiglia e raggiungeremo le vette più alte, e sarà la nostra grande Rivoluzione.

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