Presto, la gioia!

 

Presto, la gioia!

 


Tiziano (Pieve di Cadore, circa 1485/90 – Venezia, 1576), Maddalena Penitente, olio su tela 115 x 96.7 cm

Non sentite o compagni!

Che le fontane del nostro tempo

Non vengono più nutrite e il nostro corpo

Galleggia sulle chimere e i sogni

Delle acque passate che non torneranno

Non vedete o compagni!

Che i colori d’ogni ritratto

Hanno i segni di un mondo prosciugato

Senza gioia né sostegni

In balia al mostro cornuto

Che a divorar la vita è mai stanco

Dolce come seta e la sera già orco

Come ci si duole del crine canuto!

Non lasciate o compagni?

Che l’effluvio dei vostri passi

Incanti i fiori e i miti scomparsi

E le sorgenti dei nostri vitigni

Che non vengano persi! 

Al cospetto del cielo stellato

I versi cantati del nostro afflato

Torneranno a noi ancor più intensi…

Come coppe traboccanti di gioia

Compagni, amici, avversari

E saranno dolci a mai amari

Torneranno a noi come gloria

Nei boccali d’oro e d’argento

Squillanti campanelle e recipienti di giada

Vada il mondo come vada!

Se le nostre fontane sgorgassero di sentimento

E d’acqua, di vino come letizia..

Che all’oro, alle monete non si scambia

Bevete ora il verso che dissolve ogni rabbia

Ora che la gioia  al mio cuor bisbiglia

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