J'Accuse del 15 novembre 2025 sulle torture e gli abusi inflitti a un detenuto palestinese, le dimissioni di un generale e l'ira del criminale Netanyahu

 J'Accuse del 15 novembre 2025 sulle torture e gli abusi inflitti a un detenuto palestinese, le dimissioni di un generale e l'ira del criminale Netanyahu


The school of torture, Abou Ghraib, Iraq

È stato a dir poco orribile: un detenuto palestinese torturato e abusato sessualmente in pieno giorno da cinque riservisti israeliani. Il governo israeliano avrebbe negato l'accaduto, ma dopo la pubblicazione del video degli abusi sessuali e delle violenze fisiche da parte del generale Yifat Tomer-Yerushalmi, capo della Procura militare israeliana, insultato, minacciato, arrestato e costretto a dimettersi, l'idea è che la democrazia tanto decantata e sbandierata al mondo, sia dagli occupanti e dai criminali israeliani stessi, sia dall'Occidente stesso che li protegge e li sostiene in questa guerra genocida contro il popolo palestinese, non sia altro che una menzogna e una copertura per il vero volto disumano e distruttivo dello Stato ebraico. Abbiamo sentito parlare degli orrori del 7 ottobre, ma non abbiamo visto alcun filmato. La portata e l'orrore di questa violenza non avrebbero mai potuto portare alle uccisioni sistematiche e diffuse di palestinesi a Gaza: civili indifesi uccisi per vendetta, mirati alla pulizia etnica e all'espulsione dei palestinesi dalle loro terre, impiegando ogni mezzo di distruzione fornito dai paesi democratici dell'Occidente libero e democratico. La stessa incriminazione dei governi che hanno fornito sostegno militare, politico, diplomatico ed economico in questa vicenda costituisce complicità nel genocidio, e la stessa denuncia presentata contro la Presidente Meloni, Ministro della Difesa, alla Corte Penale Internazionale è un primo passo verso l'accertamento della loro responsabilità nell'impresa genocida. Il tempo dirà quanta ipocrisia e disumanità sono state dimostrate quando centinaia di ragazze e donne venivano massacrate ogni giorno da coloro che si dichiarano democratici e difensori dei diritti umani. Non sarà certo l'estrema destra a insegnarci la democrazia, ma è lei che sta usando ogni mezzo all'interno delle istituzioni democratiche che ha conquistato con i suoi slogan razzisti e illusori per riportare in auge i tempi bui e terribili delle dittature nazi-fasciste. Lo stupro della palestinese è una pietra miliare nell'orrore e nell'ingiustizia che hanno colpito la dignità non solo del popolo palestinese, ma di tutti i popoli della terra. L'indignazione non basta; bisogna fare qualcosa per porre fine a questa ingiustizia. Il nazismo è stato ampiamente superato da coloro che affermano di esserne stati vittime. Il coraggio del generale israeliano, procuratore capo, attualmente in arresto, è stato applaudito. C'è una parte del mondo ebraico che si rifiuta di essere associata all'orrore che prevale nella società israeliana, ma questo non basta. Il problema è anche legato al sostegno a Trump e agli estremisti americani ed europei attualmente al governo. Ma l'unica speranza è che i venti favorevoli per questi orchi si volgano verso un risveglio generale, esattamente come accadde con la vittoria di Mamdani a New York.

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