J’Accuse del 9 dicembre la disfatta degli europei e l’illegittimità della loro leadership di fronte alla prosecuzione della guerra

 J’Accuse del 9 dicembre la disfatta degli europei e l’illegittimità della loro leadership di fronte alla prosecuzione della guerra 


Premessa

Certamente siamo alla frutta e l'ostinazione e l'arroganza degli europei volenterosi che si ostinano a voler continuare il conflitto per procura in Ucraina e per giunta con armi e soldati che non sono i loro la dice lunga su questa banda di mediocri e falliti leader europei. Non si tratta di contrastare la dittatura e il dispotismo di Putin che non è una novità in Russia, ma nel farlo questi leader si stanno ergendo a veri e propri despoti incapaci di realizzare che il consenso di cui godono e che deve essere proporzionale alle decisioni gravi che devono prendere per gestire questa crisi, si è oramai volatilizzato. La stessa democrazia che credono di rappresentare non lo è più perché questa guerra ha dimostrato quanto sia ipocrita e menzognero il loro potere, un potere degli oligarchi e di pochi che vogliono decidere la sorte di questa guerra, senza averne i mandati né la legittimità richiesta.

 


Immagine dal web


Lo ha affermato Trump oggi: Gli europei hanno una leadership debole che non sa cosa deve fare e la loro marionetta Zelensky si accanisce a proseguire la guerra per evitare il voto”. Insomma finalmente Trump, si potrebbe dire: ha capito una cosa chiara come il sole: smarcarsi dalla posizione oltranzista e bellicista portata avanti dai leader di Francia, Germania e alla loro testa il Regno Unito e compagnia bella di paesi che sono trascinati nella loro sciagurata e fallimentare impresa bellica. Lo ha capito in ritardo ma ben venga questa linea anche se ed io rimango dell’idea che gli USA sono ampiamente corresponsabili con gli europei per le ingerenze e interferenze passate che hanno portato al colpo dei stato del 2014 e alla successiva guerra contro le minoranze russofone nel Dombass nel tentativo di controllare il paese. Oggi la Russia chiede che venga aperto un’inchiesta e che vengano sottoposti a processo i responsabili di quelle persecuzioni durate dal 2014 al 2022, anno dell’intervento della Federazione russa nel conflitto interno ucraino. Sebbene le cause quell’intervento, a fianco delle popolazioni del Dombass, non siano state ampiamente capite in Occidente, per colpa di una propaganda che aveva taciuto tale genocidio e messo l’accento sulla sola inviolabilità della sovranità ucraina, la guerra o l’operazione speciale, come i russi amano chiamarla, mandò in frantumi i piani e i sogni di coloro che, come gli inglesi, sognavano di fare della Russia, quello che si fece della ex Jugoslavia, dopo la caduta del comunismo e del Muro di Berlino, vale a dire un mosaico di stati belligeranti e deboli, incapaci d’intendersi e fragili davanti a qualunque penetrazione straniera nei loro territori. Tutta questa strategia, perseguita per anni dagli strateghi occidentali, della NATO e dell’Unione europea, si è rivelata dopo tre sanguinosi anni di conflitto, un fallimento totale. La guerra contro la Russia, finanziata con i soldi dei contribuenti americani ed europei, E NON SOLO, è invincibile e l’assurdo, e direi di più, la stupidità e la mancanza di realismo politico, di chi la vogliono perseguire nel campo europeo tuona come un insulto all’intelligenza  e contro le stesse popolazioni europee rappresentate da questo vile e arrogante gruppo di leader, oramai sfiduciati e delegittimati nei loro stessi feudi, e senza, come ha ribadito lo stesso presidente americano, la voglia di rimettere queste stesse scelte, che incidono sia sulle loro economie rispettive sia sulla stessa pace, al voto popolare. Rimettere alle consultazioni popolari questioni che riguardano le oligarchie e le cupole dei poteri segreti non è all’ordine del giorno dei governi europei. Aprire una campagna elettorale per far decidere ai popoli europei se vogliono o meno una guerra con la Russia sarebbe anche il caso dal momento che un conflitto mondiale con Mosca costerebbe a noi tutti la vita. E allora perché deve decidere un Macron delegittimato nel suo paese, oppure un Cancelliere tedesco quando il riarmo della stessa germania è una questione che riguarda la pace tra europei e nel mondo, oppure ancora un Primo ministro inglese quanto sappiamo bene che gli inglesi non hanno affatto ragione e che essi difendono solo quel che rimane del loro vacillante impero. In questo drammatico contesto la visita di Zelensky a Roma è un’altra commedia dell’arte. Meloni che ha un partito che ha avuto il 13% dei suffragi complessivi non può sperperare i nostri soldi in una guerra che nemmeno gli americani, suoi padroni, vogliono proseguire. La visita dell’eroe mancato è concomitante con la tenuta della ridicola kermesse del suo partito che ha preso il nome del personaggio Atreu della grande Saga il signore degli Anelli. Come aparirebbe Zelensky davanti ad Atreu? Una domanda da 100% dollari direbbero gli scommettitori. Sicuramente un nano che fa la guerra con armi altrui, direbbe il Principe Machiavelli. Non vincerà e anche se vincesse, la sua è una vittoria effimera e non duratura. Nel Principe machiavelli dice: “L’armi ausiliarie, che sono le altre armi inutili, sono quando si chiama un potente, che con l’armi sue ti venga ad aiutare e difendere, come fece ne’ prossimi tempi Papa Iulio, il quale avendo visto nell’impresa di Ferrara la trista prova delle sue armi mercenarie, si volse alle ausiliari, e convenne con Ferrando Re di Spagna, che con le sue genti ed eserciti dovesse aiutarlo. Queste armi possono essere utili e buone per loro medesime, ma sono per chi le chiama sempre dannose;..” Sono armi dannose èper lui e per noi, così sia! 

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