J'accuse sull'11 set 2001 del 12/09/13

Vorrei essere molto sintetico.
L'attacco alle torri gemelle è stato un orrore. Un orrore perché è stato perpetrato contro civili inermi che non centravano nulla con la politica e le decisioni politiche "discutibili e poco condivisibili" dell' America  nei confronti delle questioni che riguardano il mondo arabo, e che hanno portato quei  terroristi ad odiarla e a  commettere un simile attentato, togliendole  il mito dell'intoccabilità. Questa, però,  è e rimane la versione ufficiale: Bin Laden decise quell'operazione per vendicare l'occupazione della Palestina e della penisola araba da parte degli "infedeli", per attaccare un paese arabo quale era quello di Saddam. L'attacco terroristico con i migliaia di vittime come abbiamo visto, diede la giustificazione ad altre guerre che hanno visto l'occupazione dell'Afganistan, in mano ad Al Qaida e all'Iraq di Saddam, che non centrava nulla con tutto ciò. Fu e rimane un'escalation di azioni e reazioni. Il mondo dove viviamo non riesce, tuttavia, ad avere una pace ed una stabilità durevoli. Siamo sempre sull'orlo di guerre regionali e mondiali, perché i nostri politici e soprattutto quelli che contano nelle grandi cancellerie, pensano sempre a piccoli azioni, a basse politiche e ai soliti interessi da difendere alla faccia dei loro popoli. Da qualche anno i parenti delle vittime dell'11 sett chiedono al congresso americano di aprire una nuova inchiesta sull11 sett. Essi rimangono convinti alla luce di nuove perizie ed inchieste fatte da esperti americani, che dietro quelle esplosioni non ci fu solo al Qaida ma anche qualcun'altro, interessato a creare il caos per trarne un vantaggio. E come abbiamo visto, le guerre che sono scoppiate lo dimostrano. 
Ancora esprimo il mio più sentito cordoglio per le vittime dell'11 sett, qualunque sia la loro religione e credo. La vita deve essere sacra e valere più di ogni altra cosa. E' questo il messaggio che vorrei lanciare a mister Obama e a tutti i capi delle grandi nazioni. Fermatevi davanti all'orrore.

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