J’Accuse del 4 ottobre 2019 sullo spinoso problema degli sbarchi ossia secondo il linguaggio delle destre: l’invasione del paese da parte dei profughi


J’Accuse del 4 ottobre 2019 sullo spinoso problema degli sbarchi ossia secondo il linguaggio delle destre: l’invasione del paese da parte dei profughi




J’Accuse del 4 ottobre 2019 sullo spinoso problema degli sbarchi ossia secondo il linguaggio delle destre: l’invasione del paese da parte dei profughi

Qualche giorno fa Carola Racketel è stata applaudita dai deputati del parlamento europeo nel corso di un suo intervento sulla clamorosa vicenda che l’ha vista protagonista con la Sea Watch e il suo carico di profughi a cui le autorità italiane rifiutarono il diritto allo sbarco. Carola si scagliò contro tutti e in particolar modo contro coloro che hanno deciso la chiusura dei porti in Italia. Ella disse: ci venimmo circondati e costretti a stare in mezzo al mere per settimane come se a bordo ci fosse la peste invece che delle persone esauste". Poi tuonò accusando di aver ricevuto attenzione soltanto dopo aver forzato il blocco a Lampedusa e il suo arresto da parte delle autorità italiane.  "Dove eravate quando abbiamo chiesto aiuto attraverso tutti i canali diplomatici e ufficiali?", domandò la Rackete ai deputati europei che la guardavano con ammirazione.

Insomma, l’applauso dei deputati europei è doveroso ma comprensibile fino ad un certo punto: davanti ad una “donna capitano”, che merita il titolo di eroe, la quale ha rischiato la sua vita per salvare quella di persone che non aveva mai conosciuto, che stavano per annegare non si può non commuoversi e lodare tale azione. Gli esseri umani vanno aiutati ogni qualvolta c’è il rischio che perdano la vita. E’ una legge naturale del mare e va rispettata in ogni caso e a prescindere delle situazioni contingenti. Tuttavia, sono le istituzioni sia europee che nazionali a dover affrontare questo problema del flusso continuo dei profughi e non le ONG oppure gli eroi come Carola Rackete. I deputati europei peccano di ipocrisia e di insincerità quando approcciano il problema dei profughi confidando sul coraggio di eroi come Carola Rackete o di altri ancora…Il problema deve essere risolto alla radice e gli sbarchi se dovessero riprendere, in particolar modo in Italia come sembra sta avvenendo, metterebbero a rischio gli equilibri sociali e politici in questo paese e in Europa. E se dovesse riaprirsi la rotta balcanica, come sta minacciando la Turchia di Erdognan, che rivendica più aiuti, allora il caos sarà totale. Non appoggerei affatto l’idea tanto veritiera quanto amara che gli uomini alzano i muri e le barricate quando sentono, spesso anche senza un valido motivo, che le loro polis e i loro averi sono minacciati da nuovi invasori. La realtà dei fatti è quella sotto i nostri occhi: gli uomini sono egoisti e volubili e cercare di convincerli che tutti hanno il diritto di vivere e di condividere il loro status è una cosa tanto ardua quanto impossibile. Abbandonare quindi l’Italia ai profughi, non risolvendo il problema alla radice rischia di far implodere l’Europa e di far tornare le destre al potere. I deputati europei devono non solo applaudire la capitana tedesca ma chiamare i loro governi a mettersi d’accordo e a varare un piano di sviluppo in Africa e nel nord-Africa. La Questione libica deve essere risolta. I trafficanti devono essere arrestati. E’ l’unica soluzione vera di questa tragedia umana.

 

 

 

 

 


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