J’Accuse sull’affermazione di Umberto Eco circa il diritto di parola agli “Imbecilli” on line.


J’Accuse sull’affermazione di Umberto Eco circa il diritto di parola agli “Imbecilli” on line.
Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente
Voltaire
Caro Scrittore,
 
vorrei ricordarti ciò che ha detto Voltaire in merito alla libertà di parola: “Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente”. Insomma, degli idioti e degli imbecilli, il mondo è stato sempre pieno, in ogni epoca e luogo. L’Avvento di Internet e dei mezzi di comunicazione di massa ha cambiato ogni approccio sia in ambito sociale, politico che economico. Il mondo è cambiato. Se prima si affermavano i poeti e gli scrittori, perché avevano la capacità creativa di affascinare il popolo e d’incidere sul pensiero del loro tempo, oggi si affermano ben altre tipologie di persone, con ben opposti scopi. Pensiamo solo ai politici che agitano le masse con i loro proclami su Facebook e Twitter. Le masse sono il fulcro del problema e se tutti fossero ben consapevoli del bene supremo delle loro società, gli imbecilli di cui parli, non avrebbero spazio, né tantomeno la possibilità di incidere sul corso della storia. Il problema quindi non riguarda gli imbecilli ma coloro che li seguono. A ciascuno la libertà di parola come disse il caro Voltaire.

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