J’Accuse Videoregistrato su Facebook: riflessione sull'11 settembre tra guerre sulla leadership internazionale e pandemia del Covid 19

 




J’Accuse Videoregistrato su Facebook: riflessione sull'11 settembre tra guerre sulla leadership internazionale e pandemia del Covid 19

 

A distanza di 19 anni la tragedia dell’11 settembre ci appare quasi “insignificante” e persino incomprensibile. Noi sappiamo però che in quell’attentato non solo sono state abbattute le torri gemelle ma è stata colpita una superpotenza che pensava di essere intoccabile. Eppure bastarono per eseguire quell’attentato un pugno di terroristi poco addestrati ma ben determinati per far crollare quel castello di carta che rappresentavano la certezza e la forza di una superpotenza come Gli USA. Fu un momento drammatico e segnante nelle relazioni internazionali, perché il suolo americano era ritenuto inviolabile fino allora e se i giapponesi fecero qualcosa di simile durante la seconda guerra mondiale adirando l’America e costringendola a intervenire nel conflitto bellico internazionale determinandone le sorti, allora si trattò di un’isola non facente parte del continente e la cosa servì per riaffermare gli Stati Uniti come superpotenza a livello globale.  L’attentato dell’11 settembre venne perpetrato, tuttavia, in un contesto internazionale diverso e con dei connotati e degli imperativi totalmente diversi dal contesto della seconda mondiale.  Gli americani si sentirono attaccati a casa loro e come allora durante l’attacco di Pearl Harbor decisero di reagire, senza tuttavia, a mio modesto avviso, capire le motivazioni di fondo di quell’attacco. “Non si vollero capire le ragioni dell’aggressore!”. Si diede più importanza alla dimensione della reazione militare che all’identificazione del “movente”. Perché l’America fu attaccata nel suo cuore? Qualcuno voleva proprio questo delitto per commetterne altri magari più formidabili e sconvolgenti? Vi sono tante teorie sui complotti e sulle dinamiche delle operazioni che si sono svolte durante l’11 settembre 2001. Dove erano i servizi americani? Qualcuno lasciò passare e qualcun’altro fece finta di non vedere o peggio dormiva! L’unica certezza è che tale attentato fu non solo un fallimento a livello della prevenzione e della sicurezza negli USA ma diede luogo ad un vero declino dell’America che aveva prodotto guerre inutili e destabilizzazioni a livello del Medio-oriente a cui sitiamo assistendo increduli fino ad oggi. Va sottolineato infine il carattere pseudodemocratico della stessa democrazia americana perché se da una parte i presidenti americani vengono eletti dal popolo secondo il sistema statale federale dei grandi elettori, dall’altra tale presidente rimane ostaggio dei loby che ne controllano l’attuazione del programma nel Congresso e ne condizionano le decisioni. Ma la cosa più preoccupante a mio avviso è la consapevolezza dell’opinione pubblica stessa di essere derisa e per nulla rappresentata da chi continua imperterrito a negare la verità e a non rispettare i diritti degli altri popoli, facendo uso della forza militare e dando sostegno a dittatori amici come se la dittatura avesse un significato equivoco: quando essa è benevola perché perpetua le ingiustizie e quando essa è da sradicare quando rimbalza contro di noi un boomerang letale.

Un mio omaggio alle vittime dell’11 settembre

Guardate il video:

https://www.facebook.com/miskh/videos/10158549445167731

 

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