Sul cratere del Vesuvio. I luminari alla ricerca della roccia alchemica- Poesia

 

Geronimo, Geronimo, la roccia alchemica che fa rinascere come l’araba fenice. Dopo aver visto tanta crudeltà in Ucraina, solo l’amore e la pietà possono, al pari della roccia, far fare ai dannati delle pesti e delle guerre, quella metamorfosi che fa mutare il verso del destino. In fondo non è il verso segreto che si va cercando da quando è cominciata questa saga, amici. Quel verso segreto è rappresentato da un passaggio fisico e spirituale notevole che segna ogni vita. All’unisono i luminari seguirono Marietta(Giulietta di Shakespeare). Non sarà la Beatrice di dante? Ogni buon luce che affranca l’anima è benvenuta come il Vesuvio… Ed è per caso la nostra ultima tappa!

Patrizia Balzerano, un’altra napoletana d’eccezione,
 


Sul cratere del Vesuvio. I luminari alla ricerca della roccia magica alchemica  

 

Geronimo, Geronimo, ossia il sogno…

Disse Marietta (Giulietta) in un batter d’occhio

Seguitemi ora dove le mani tessono….

Un cielo in una città lontana e seppellita

Dove si parla una lingua cosmopolita

Ti seguiamo, dissero i luminari all’unisono

 

I luminari che avevano visto ogni crudeltà

Pensavano che si potesse rinascere solo d’amore e di pietà

In fondo il teatro ucraino è un grande simbolo!

Chi poteva condurci verso la grande roccia?

Dostoevskij replicò: del buio, ho ammansito ogni torcia

Così sulle ali di Pegaso, prendemmo il volo

 

Mentre attraversavamo i cieli dell’Europa

Ci giunse voce di un orco che galoppa

Qualcuno vuole cancellare il diabolico occidente

All’improvviso ogni vento ci divenne avverso

E noi che seguivamo il più nobile e segreto verso

Ci trovammo sul cratere di un vulcano ardente

 

Era, signori, il gran Vesuvio…

Che ci diede il benvenuto con il suo acre effluvio

 

 

 

 

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