J’Accuse sulla Puntata “Diritto e Rovescio” di Rete 4 del giornalista Paolo del Debbio: fango sui mussulmani presentati come stupratori e razzisti verso le donne

 

J’Accuse sulla Puntata “Diritto e Rovescio” di Rete 4  del giornalista Paolo del Debbio: fango sui mussulmani presentati come stupratori e razzisti verso le donne

 




Che Paolo del debbio sia un fine e astuto giornalista populista e chiaramente di destra su questo siamo tutti concordi. Egli non manca in tutte le sue puntate a trattare temi di politica, di cronaca e di società che colpiscono lo spettatore più insensibile, come quelli della puntata del 16 aprile quando parla prima della sicurezza nelle città italiane dopo le brutali aggressioni avvenute negli ultimi giorni oppure quando s’interessa addirittura della vita sessuale dei mussulmani mandando i suoi bravi giornalisti ad intervistare in incognito  delle povere donne immigrate e ignare delle losche finalità delle sue ardite e libere indagini. Insomma, da queste interviste si presenta e si dipinge lo status spaventoso delle donne musulmane di creature sottomesse, maltrattate dai loro coniugi: ci s'inorridisce davanti alla verità di Paolo Del Debbio, per quanto sia parziale e cruda, offerta al suo pubblico per affondare la spada delle discriminazioni, dell’odio e della marginalizzazione nei mussulmani in Italia. Quello che non si capisce è come mai uno spaccato di persone così irrilevante e insignificante, per giunta preso a caso, delle persone intervistate, possa investire e rappresentare un’intera comunità al plurale, qualificandola d’incivile e di pratiche disumane e poco democratiche verso il genere femminile? Daniele Capezzone, esponente di punta delle destre estremiste, nonché abile insultatore, qualifica queste pratiche di razziste e disumane verso le donne. I mussulmani, secondo lui, sono degli stupratori incivili perché considerano le donne degli esseri sottomesse, inferiori e impure. E avverte: bisogna temere per la sicurezza di chi è stato intervistato. Insomma potete capire quale beneficio possa dare un servizio giornalistico a chi ha fatto degli immigrati, dei mussulmani e dei profughi un volano per guadagnare il consenso e aumentare il disagio e l’isolamento dei più deboli. Purtroppo questo modo di fare giornalismo è denigratorio e distruttivo: non si aiuta affatto l’integrazione né il dialogo interreligioso e culturale, né tantomeno la tutela delle donne questo. Magari si affondano le lame del pregiudizio e della sfiducia reciproca tra le culture e le persone. Vorrei ricordare a Del Debbio che anche le donne italiane subiscono i maltrattamenti sessuali e le costrizioni da parte dei loro coniugi e compagni, ma tutto rimane nell'oscurità  delle loro stanze e gli chiedo d’indagare anche nel suo giardino. Ma lui lo sa…e non vorrei aggiungere altro. Avrei però detto due parole per il Capezzone moralista e difensore delle donne: sei un mercante dell’odio e della disinformazione. ti devi solo vergognare prima di parlare del'Islam.

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