J'Accuse sulla nazionalizzazione delle autostrade







J'Accuse del 24/08/2018 sulla nazionalizzazione delle autostrade







Quando scoppiano le rivoluzioni, la prima cosa che si fa è strappare i posti di comando e le ricchezze rubate negli anni dai ricchi e clienti del regime caduto e ridistribuirli secondo un nuovo criterio, non sempre giusto, equo e solidale.



Ora con l'Avvento del governo giallo verde molti di queste idee rivoluzionarie con cui il M5S e la Lega di Salvini hanno affascinato le masse e di conseguenza vinto le elezioni vengono celebrate ancora nei discorsi politici e portate avanti, scontrandosi tuttavia con una realtà irta di ostacoli, la quale rende la loro realizzazione quasi impossibile. Alludiamo al Reddito di cittadinanza e alla  Flat Tax. E qui c'è una domanda da porre: come reagirebbero i mercati a tale provvedimenti che metteranno in ginocchio le finanze pubbliche? le casse dello stato italiano sarebbero in grado di sopportare un tale gravoso impegno?



In questo delicato contesto sorge un altro problema a seguito della caduta del ponte di Genova: la nazionalizzazione delle Autostrade proposta da Toninelli e sostenuta da Alessandro Di Battista.
E' un problema di cui nessuno parlava prima della  tragedia del ponte. Certo tante società e tanti soggetti si sono arricchite sulle spalle dei contribuenti, appropriandosi di ricchezze che sono state forse nascoste nei paradisi fiscali o investiti in settori che non hanno nulla a che fare con le autostrade o con la loro manutenzione. E allora ben venga la nazionalizzazione? Ci troviamo per una volta d'accordo. L'idea della nazionalizzazione in un sistema capitalistico richiama ad una nuova rivoluzione politica e sociale, tanto richiamata dal Garante del Movimento Grillo nei suoi discorsi prima del suo ritiro come garante: un riappropriarsi della collettività dei beni pubblici ceduti dai passati regimi ad alcune multinazionali e soggetti privati. 
Quest'idea di Toninelli è un banco di prova per la tenuta del governo.

Difatti chi si opporrà a questa nazionalizzazione. Noi? O loro? O la stessa Europa? Non credo che i plebei  si opporrebbero a tale scelta. Si opporranno i poteri forti, il Pd di Renzi e i partiti di destra e in primo luogo Berlusconi e il suo diretto referente nel governo Salvini. Lasciamo perdere le commedie dell'arte tra i due ex alleati! A proposto di Salvini. Lui rappresenta una parte di quel mondo imprenditoriale che lo ha sostenuto e che lui vuole ricompensare con la la flat tax; quel mondo imprenditoriale, sebbene sia affamato dei soldi pubblici , esso non è mai stato statalista e men che meno favorevoli all'intervento dello stato nell'economia. E allora caro Alessandro Di Battista, tu che sei intervenuto a favore di tale provvedimento, capisco il buon proposto e lo sostengo ma prima di tutto occorra valutare la fattibilità di questa cosa non sul piano giuridico e finanziario, ma soprattutto in seno al governo, prima di darne l'annuncio.

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