Soave naufragio- Poesia- Testamento di un nonno...


Soave naufragio



Io che sono diventato un numeretto!

In cerca di una parola d’amor che disseti

Guardo e ascolto i mesti pareti

Che riflettono l’ombra di un vecchio infetto



Qual pandemia è peggiore!

Dell’aridità di un freddo cuore

Quanto vorrei che ascoltaste il dolore!

Prima che finiscano le mie aurore



Dolce, dolce è questa morsura!

L’agonia è come un’acerba pianura

Mentre col mio calamaio disegno ogni miraggio



Ne attingo forza come un’inesauribile pozzo

E ad ogni emozione trascorsa singhiozzo

Solo l’amore vincerà il contagio



E se potesse controllare la macchina

del tempo che, inesorabile, mi trascina

sopravvivrebbe il mio cuore, o soave naufragio!

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