J’Accuse sulle accuse rivolte da Biden a Putin. "Sei un assassino!" Aggravamento delle relazioni con la Russia.

 


J’Accuse sulle accuse rivolte da Biden a Putin. Sei un assassino! Aggravamento delle relazioni con la Russia.


 

La prima domanda che ci viene in mente quando riflettiamo su simili gravi affermazioni, per giunta confermate dalla domanda del giornalista che la ripose al Presidente Biden. “ lei pensa che Putin sia un assassino? Ed egli rispose: i think so…” Insomma, in un momento  così difficile per l’umanità ci voleva ben altro da parte delle superpotenze. Il clima di guerra fredda e di competizione deleteria e sleale tra queste ultime rende il quadro ancora più complesso e pericoloso. Ma non è una novità l’approccio del partito democratico americano nei confronti di Mosca. Abbiamo visto come tali relazioni dopo essersi stabilizzati e rilanciati in una promettente partnership dopo la fine della guerra fredda, deteriorarsi nuovamente e gradatamente dopo l’ascesa del presidente Putin. Perché però hanno subito questa battuta d’arresto?

E’ una domanda se posta ai veri interlocutori ognuno darebbe la sua risposta di comodo ovverosia la sua versione delle motivazioni e delle cause che stanno alla base di questa nuova guerra fredda.

Ma la verità è una sola amici di J’Accuse. Incominciamo da Putin. Nella sua intervista concessa in esclusiva al famoso regista americano Oliver Stone, Lo zar di Mosca ricostruisce il quadro delle relazioni tra i due paesi e accusa proprio gli americani di non aver rispettato i patti e le promesse fatti a Gorbaciov. Ne elenco in due linee strategiche. In primis, l’allargamento ad est della Nato ( e quello dell’UE)  sono stati visti dai russi come una seria minaccia alla loro sicurezza nazionale, donde la crisi ucraina e tutto quello che essa aveva comportato come conflitti armati e la riannessione della Crimea da parte russa. Quindi, la distensione e il disarmo saltarono proprio in virtù di questa politica che mirava e mira a tagliare spazi e sfere che tradizionalmente appartengono all’orbita russa. In secondo luogo, le guerre di aggressione intraprese a danno di alcuni paesi  mediorientali e nordafricani hanno fatto saltare quegli equilibri e quella stessa legittimità delle Nazioni Unite che rimane incapace di governare le crisi, proprio a causa del mancato rispetto delle risoluzioni del suo massimo organo ossia il consiglio di Sicurezza. Mi riferisco qui alla guerra d’Iraq, di Libia e quella di Siria dove la Russia di Putin ha svolto un ruolo antiamericano, proprio perché lo aveva sempre connotato d’irresponsabile e guerrafondaio.

Se poi torniamo alla Casa americana, Putin è dipinto come il dittatore assoluto delle Russie o lo zar incontestato. Direi con le mie parole: la spina nel fianco delle americane, perché il loro sogno di diventare l’unica superpotenza nel mondo si è infranto contro le rocce putiniane e poi quelli della Muraglia cinese, per dirla con un eufemismo. Lo dico con realismo e sdegno. Quest’America di Biden dovrà fare di più in politica estera e non solo ri-inventare nuovi spettri e guerre fredde. Le accuse mosse dal Capo della casa Bianca a Putin sono state fatte in un momento di rabbia dopo la pubblicazione di un rapporto che accusava proprio lo Zar delle Russie di aver cercato di diffamare il presidente attuale e di favorire Trump durante la scorsa campagna delle elezioni presidenziali americane. Ma tutto ciò non è nuovo ai nostri occhi. Americani e russi interferiscono a vicenda nei loro affari interni e lo fanno grazie ai loro servizi d’Intelligence e satelliti spia. Lo fanno a danno dei paesi europei e quelli del terzo mondo condizionandone il destino. Ora le questioni che dividono Mosca e Washington non sono ovviamente le interferenze, il mancato rispetto delle risoluzioni, le guerre preventive e per dirla in una sola parola il rispetto dei Diritti Umani e la sbandierata democrazia . I veri nodi riguardano l’”essere o non essere” " to be or not to be”. Ossia gli americani sono fermati davanti all’ascesa della Russia e quest'e il vero problema. La rinascita della Russia è un problema per l'espansione della Nato e dell’Unione europea. Quando le accuse diventano così gravi, lo scenario si complica e la tensione, ahimè sarà sempre crescente. Se non si abbandona quest'approccio nichilista e si adotta un atteggiamento più collaborativo e realistico, andremo sempre più verso un vicolo cieco che porterà tutti alla distruzione totale. da evitare assolutamente.

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