Ragusa, Ebla di Siria. Poesia

 


Ragusa


 

Qual terra impareggiabile!

Cullerebbe nel suo grembo

Come il poeta il più bel verbo

Un amore indimenticabile!

 

Ragusa, Ragusa, Ibla

Iusu, qual emozionante pellegrinaggio!

Vorrei creare alla tua fede un nuovo linguaggio

Sei dentro di me come una scintilla

 

Le tue terre ocre profumano

D’olivo, di fico e di rosmarino

E di un fascino antico e sibillino

Le ali al tuo tocco tremano!

 

Ragusa, Ragusa culla del divino

Nei tuoi vicoli e scalinate

Nelle tue chiese, le gioie destinate!

 

Vorrei riabbracciarti come la luce del mattino

Ed essere ebbro d’ogni tuo sospiro

Come d’Elba citata su ogni papiro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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