J’accuse del 16/ 10/15 sul ruolo di Verdini nel governo Renzi



Chi ha mai detto che Verdini poteva tradire il suo padre politico Silvio Berlusconi e passare nelle fila del partito democratico a sostenere il suo conterraneo e amico di sempre il presidente Renzi?
Difatti senza i 12 senatori verdiniani, usciti da Forza Italia per costituire un nuovo gruppo parlamentare, il cammino delle riforme volute da Renzi si sarebbe già interrotto e si sarebbe già andati ad elezioni anticipate. Invece il trasformismo ripugnante che ancora caratterizza la vita politica italiana consente ancora ai notabili e ai partiti di eludere e direi tradire la volontà popolare espressa nelle urne. Quest’”Italia al Verde” è uno scandalo inaudito, perché se già sapevamo che questo governo è nato per volontà di Berlusconi che ha deposto il governo Letta, oggi è lo stesso Silvio Berlusconi a gridare contro il governo Renzi e a considerarlo illegittimo e dannoso per la stessa Italia. Insomma un osservatore attento e obiettivo della vita politica italiana non capirebbe mai  di quale stoffa e di quali ideali sono fatti gli uomini politici italiani, sempre pronti a tradire e a passare da un campo all’altro. L’esempio di Verdini è eclatante. La sua ultima richiesta al governo Renzi è assai cara e scandalosa:  condono edilizio per la Regione Campagna e il ponte sullo Stretto. Come può giustificare ciò?

Che dire? E’ il prezzo della politica trasformistica e mercanteggiante di cui il presidente Renzi è faotore. La cosa migliore se continuano i ricatti del Verde sarebbe quella di andare ad elezioni anticipate e restituire la parola al popolo italiano, sempre al “Verde”.

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