J’Accuse del 17 Maggio sulla sospensione della la professoressa Rosa Maria Dell'Aria. Caso del video che paragona la legge sull’immigrazione e la sicurezza alle leggi razziali


J’Accuse del 17 Maggio sulla sospensione della la professoressa Rosa Maria Dell'Aria. Caso del video che paragona la legge sull’immigrazione e la sicurezza alle leggi razziali
 

Come giustamente ha osservato il nuovo Segretario del PD: Come si può consentire ai Casapound di spostare i loro picchetti da un quartiere all’altro a Roma, aizzando l’odio e ostacolando le decisioni della pubblica Amministrazione e non consentire ad una professoressa di Palermo di esprimere il suo dissenso verso la politica migratoria del governo sancita dalla legge di Salvini sull’Immigrazione e la Sicurezza?
E aggiungerei anche: con quali argomentazioni relative alla sicurezza si è consentito ai pompieri di togliere lo striscione che non dava il benvenuto a Salvini a Brembate?
Da qualche tempo osserviamo con preoccupazione il clima di scontro e di tensione crescente nel paese. Qualcuno cavalca il malcontento e i gravi problemi che attanagliano il paese per conquistarsi il consenso. E’ uno squallido e sciagurato calcolo politico che non porterà da nessuna parte. Abbiamo un paese diviso e minato dalle insidie, dalla stagnazione economica e dalla sfiducia nelle istituzioni. Intanto le leggi varate non possono cambiare una cultura plurisecolare di valori incentrate sul rispetto dei diritti umani , della dignità delle persone, a prescindere delle loro diversità, sull’impegno sociale, sulla mutua assistenza e sulla solidarietà. Quando lo Zar russo Pietro I, nel diciottesimo secolo, impose ai suoi sudditi di togliersi le barbe per avvicinare alla cultura occidentale, non sapeva che non erano le barbe che bisognava togliere ma le abitudini e i modi di pensare, su cui egli non esercitava nessun potere temporale. Di conseguenza, egli s’illuse di cambiare il paese, nonostante i suoi sudditi si fossero adeguate al suo provvedimento. Cambiare la cultura di un paese non avviene per mezzo delle leggi ma è sempre un processo complesso, lungo dove concorrono molti fattori sociali, politici ed economici.  
Consentire alla prof.ssa Dell’Aria di esprimere il suo punto di vista non è un reato. E’ un fatto anomalo e un grande errore politico credere che si possa controllare la coscienza e la libertà di pensiero dei cittadini di questo paese. Per una volta, il gesto di Zingaretti è stato lodevole. Vorrei che anche il M5S cominciasse a dissociarsi del suo alleato di governo. La Resistenza ha molteplici forme e l’essere partigiani si riattualizza, a prescindere dai colori politici, ogniqualvolta la nostra stessa democrazia è minacciata dai nuovi predicatori dell’odio.

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