J’Accuse del 28/06/2019. Sulla Sea Watch e la politica migratoria del governo



J’Accuse del 28/06/2019. Sulla Sea Watch e la politica migratoria del governo



"Salvini mi considera un nemico pubblico? - ha detto Carola Rakete in in collegamento con la sala della stampa estera- “Ho 42 persone di cui occuparmi, non ho tempo per lui. Salvini si metta in fila". Una coraggiosa Capitana tedesca che ha sfidato Salvini e la sua politica migratoria (chiamata anche politica migratoria del governo italiano) della chiusura dei porti, della disumanità, delle violazioni del diritto internazionale e il cinismo tipico dei del volto disumano delle nuove destre europee. Per chi hanno memoria corta, Salvini è stato rimandato a giudizio per aver commesso lo scorso mese di settembre lo stesso identico fatto sequestrando una nave con il suo carico di disperati, una nave per giunta allora della Marina militare italiana. Il fatto di non aver consentito lo sbarco, il soccorso e l’identificazione dei profughi è stato qualificato dalla magistratura siciliana come un reato. Salvini, non è stato coraggioso come la Capitana tedesca, e ha preferito lo scudo dell’immunità parlamentare. Dispiace ricordare però che sono stati decisivi per la sua salvezza dal processo i voti dei parlamentari cinque stelle, suoi soci di governo e della nuova politica migratoria dell’Italia.

Se allora i difensori della giustizia e dell’uguaglianza quali sono i grillini avessero concesso alla magistratura di giudicarlo, Salvini si sarebbe certo fermato nell’utilizzare il problema dei profughi come mezzo di conquista del consenso. Tante persone pensano in modo sbagliato che ciò che conviene all’Italia in questo momento sia il fatto di erigere un muro a difesa del belpaese e della sua razza italica, ma si sbaglia assolutamente nel credere che ciò sia possibile in un mondo oramai interconnesso e interdipendente. La verità è che la salvezza di questo paese sia proprio nel suo rilancio verso nuovi orizzonti e nuovi conquiste di mercati ed esperienze umane. Vi farei un solo esempio per farvi capire meglio il concetto: se domani Trump si sveglia e decreta un embargo economico contro l’Italia perché rappresenta un pericolo per gli Stati Uniti d’America, la politica della chiusura dei porti diventerebbe obsoleta, ovverosia inutile e ci si renderebbe conto solo allora quanto sia importante avere un mondo circostante amico e solidale. Purtroppo in questo frangente della storia del nostro paese, siamo guidati da Capitani inesperti il cui cuore è malato e la cui mente è priva di creatività e oserei dire quel genio che fatto grande questo paese. Le parole di Rakete sono un monito non solo per Salvini ma per un’intera classe politica europea indifferente e ingrata verso un continente, quello africano che aveva dato tanto agli europei e che tuttora rappresenta una fonte inesauribile di risorse e di meraviglie. Tornante alle meschine parole di Salvini, infine, che accusa la nave tedesca di collaborazione con gli schiavisti, credo sia facile affermarlo, facile abbindolare la mente dei poveri cittadini italiani, che credono che questo problema sia la causa del declino di questo paese. Svegliatevi dall’idillio, l’Italia ha bisogno di nuovi orizzonti, quelli che vi offrono i vostri detrattori sono squallidi e per giunta vergognosi.





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