J'accuse del 16/07/13 sulla discriminazione razziale in Italia

Insomma sto cafone di Calderoli si diverte a discriminare gli altri. 
Prima offende i mussulmani indossando la maglietta dei fumetti satirici che prendono in giro il profeta Mahammed. Poi ora offende una persona di colore che occupa il posto di ministro. E' davvero un provocatore. Tutta la vicenda la vedo come strumentale. La nomina di una cittadina d'origine africana a tale incarico da parte di un governo non eletto direttamente dal popolo italiano; è un atto strumentale, un'operazione d'immagine che non può risolvere i problemi reali dell'immigrazione e del paese, un pò di maquillage alla mancanza di lavoro, alle lentezze nell'attuazione delle riforme urgenti, all'eliminazione delle disuguaglianze, alla lotta contro le criminalità e all'evasione fiscale . Infine a mio avviso, se vogliamo parlare d'immigrazione in Italia: se gli italiani non hanno il lavoro e il benessere di prima, come possiamo parlare d'immigrazione e di solidarietà oggi? La prima cosa che ti dicono certi ignoranti: "am vedi in che acque navighiamo..dai tornatene nel tuo paese". Gli animi sono esasperati. Come possiamo educare queste persone e farli capire che alcune persone che vivono in Italia da tanti anni sono diventati cittadini italiani e che  essi godono degli stessi diritti e doveri? Ci sono più italiani all'estro. L'Italia popolo d'emigranti! Come può essere anche un popolo di razzisti? I problemi relativi all'integrazione sono accentuati dalla crisi economica. L'integrazione è diventata ancor più difficile. Non sarà certo la nomina della Kieng a ministro che dissolverà questi problemi, ma è un primo passo che vedo molto strumentale, e non del tutto sincero e pertinente. Tuttavia è compito della società civile e di questa "classe politica" condannare e isolare chi ancora oggi assume un atteggiamento razzista, antidemocratico e antistorico. 

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