J’Accuse dell’11/02/2018 sul problema dei profughi- Omaggio a Pamela



J’Accuse dell’11/02/2018 sul problema dei profughi- Omaggio a Pamela

Pamela dolce fiore
Immacolato biancore
Su di te si è scatenata
Ogni follia e demenza
Sei stata portata via dalla pestilenza
O piccolo angelo di Macerata!

Non riesco ad immaginare
Macerata serena ed ilare
Senza il tuo sorriso,
scenderà un velo nero
Su ogni strada e sentiero
Ora che sei in paradiso

Pamela vorrei tagliare la mano
Ad ogni orco e disumano
E saranno queste le vestigia…
Del tuo dolce ricordo
Dell’invasore ingordo
Ho pronta già la loro valigia!


Anzitutto vorrei rendere omaggio a Pamela, giovanissima ragazza italiana uccisa non dall’odio razziale tra neri e bianchi, bensì dall’incuria, dalla barbarie e dall’abbandono sia dello stato sia della società di quelle funzioni educative protettive dei nostri figli. Spesso oggi, siamo di fronte a fenomeni  di ragazzi/e minori o appena maggiorenni che si ribellano contro i propri contesti familiari e sociali e diventano facili prede della droga, della prostituzione e dei soldi facili gestiti dalle organizzazioni criminali che pullulano in Italia. E allora anche in questi casi non c’è giustificazione che regga davanti all’orrore in cui i nostri figli possono cadere. Il caso di Pamela deve insegnare allo stato e alla società che occorre alzare la guardia in questi tempi difficili e bui dove i nostri ragazzi sono diventati sempre più vulnerabili non solo davanti a ciò che viene veicolato e inculcato loro dai social media, ma anche soprattutto davanti alle miserie e all’insicurezza crescenti generati da un flusso di profughi e di migranti clandestini altrettanto crescente, non  programmato e spesso speculato e non accettato dalle popolazioni autoctone.
La mia allusione quando uso la parola speculazione va a chi dalla fonte incoraggia e gestisce questo flusso. Qui la comunità internazionale, ivi comprese l’Europa e l’Italia se vogliono, “ ma pare finora non lo vogliono”, devono agire per stroncare queste organizzazioni criminali che operano in Africa sub-sahariana, in Niger, Nigeria, Libia arrivando fino le coste della Sicilia. Ovviamente non si può continuare a subire questo sconvolgimento e men che meno a consentire a dei partiti come la Lega, Casa Pound e le altre organizzazioni di estrema destra di alimentare le tensioni di strumentalizzare la materia dei profughi e dei falsi profughi per guadagnare un maggio consenso elettorale. E’ una vera e propria operazione di sciacallaggio quella che portano queste forze politiche durante questa calda campagna elettorale. La materia della sicurezza può ed è il cavallo di battaglia di molti partiti in questa campagna elettorale, ma essa si ritorcerà su coloro che l’hanno rivendicata, perché il problema vero che noi abbiamo davanti è il crescere dell’insicurezza e delle criminalità sia italiane che straniere e quello che bisogna dire allo stato di assolvere le sue funzioni e al parlamento nazionale di varare leggi adeguate e dettare politiche estere in grado di garantire la sicurezza del nostro paese.
Basta con le strumentalizzazioni politiche. Occorre fermare il flusso migratorio gestito dagli schiavisti e regolamentarlo. Occorre dare protezione e speranza ai nostri figli, ivi compresi quei figli nati qui da noi da genitori stranieri. In questo modo vinceremo questa battaglia di civiltà e di democrazia e trionferemo sulla barbarie.

Commenti