J’Accuse del 29 novembre 2019 sul movimento delle Sardine


J’Accuse del 29 novembre 2019 sul Movimento delle Sardine



E’ durato molto l’addormentamento e la narcotizzazione delle MASSE. Questo disinteresse è stato favorito dalla sfiducia nei partiti, dalle crisi economiche e dalla demagogia adoperata in modo sistematico dai politici. Il vuoto creato a sinistra dalle crisi identitaria che aveva colpito i partiti di sinistra e dalla conseguente ascesa dei nazionalisti e populisti, aveva in qualche modo posto le basi per una riflessione permanente sul come far risorgere i valori fondativi che sono alla base della nostra stessa costituzione italiana. L’evoluzione recente delle vicende politiche del nostro paese Italia aveva in qualche modo accentuato tale dibattito e posto chiari interrogativi sul contenuto politico e valoriale di alcune proposte. E difatti, i partiti che dovrebbero rappresentare le masse lavoratrici e i cittadini, in qualche modo, hanno le mani inchiodate non solo dalle regole, dai criteri e dalle convenzioni firmate e adottate nel nostro sistema normativo, ma soprattutto dall’ingente debito accumulato dalle nostre finanze. Ne consegue che chiunque arrivi al governo del paese ha mani legate e non può agire su una realtà abbandonata da decenni e caratterizzata dalle crisi e dal malcontento.
Così dopo i girotondisti, dopo il M5S che nonostante sembrasse in un certo momento aver conquisto un notevole consenso con le sue proposte, tra le quali spicca il reddito di cittadinanza e dopo i tentativi del PD, soffocati dalle politiche Renziane, oggi arrivano le Sardine, anche loro, al pari del M5S, si proclamano apartitici e antinazionalisti e populisti, per un’Italia dove vigono i valori repubblicani. Si radunano nelle piazze e cantano “Bella Ciao ciao!”, smarcandosi dai proclami e dagli slogan strumentali dell’odio diffusi in quest’ultimi da Salvini e dalla Meloni. Li unisce l’amore per l’uguaglianza e la Libertà, per un’Italia aperta, democratica e egualitaria. Riescono a riempire le piazze, quelle in cui si radunavano fino a qualche tempo fa i grillini e i seguaci della destra Salviniana. Ma fi dove andranno?
Ce lo diranno evidentemente le settimane e i mesi a venire. L’importante ora è fronteggiare colui che vuole alterare i valori repubblicani, instaurando la dittatura e l’ignorantissimo nel paese. Il riferimento è chiaro. Il pericolo è sempre in agguato. L’ascesa delle destre riporterà il paese e l’Europa alle guerre e al coas.
Ben venga ogni movimento che sia il frutto di un risveglio delle coscienze, di una presa di coscienza della proprietà identità e dei propri diritti e valori.

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