J’Accuse del 27 gennaio 2023 Lo specchio della Memoria o direi le memorie dimenticate

 

J’Accuse del 27 gennaio 2023 Lo specchio della Memoria o direi le memorie dimenticate

 


Cosa dovrei dire più di quanto ho detto e ribadito nelle altre ricorrenze: siamo tutti ebrei! Ossia non vogliamo mai più che ciò accada. L’orrore fatto a questo popolo deve insegnarci a trarne un insegnamento universale per tutti. Se uno discrimina e uccide un uomo è come se avesse ucciso  l’umanità intera. Questa triste memoria della persecuzione del popolo ebraico è una sintesi ossia uno specchio di tutte le memorie dei genocidi. Quanti altri popoli ed etnie hanno subito la loro stessa sorte e sono passate nel dimenticatoio? La storia però è corso e ricorso e gli uomini non imparano mai dalla storia. Quello che potrei aggiungere in modo critico verso i nostri cugini ebrei lo traggo da un film commovente che ho visto ieri. S’intitola: “Quando Hitler Rubò il coniglio rosa”, diretto da Caroline Link, con Riva Krymalowski e Oliver Masucci. Il protagonista della storia, un certo giornalista, una delle migliori coscienze critiche del suo tempo, quello dell’ascesa di Hitler al potere nella Germania di Weimar. I suoi articoli critici verso il Nazionalsocialismo gli costarono l’ira del Fuhrer e lo costrinsero, ancor prima della sua incoronazione come Cancelliere del Reich, all’esilio. Un esilio doloroso per lui e la sua famiglia raccontato in maniera dettagliata e commovente. “rivedrò mai la mia casa e il mio coniglio rosa, lasciato in fretta per fuggire alla cattura degli orchi (nazisti)? Ripeteva la bambina ai genitori. La realtà però è spietata e alle miserie umane s’aggiungono quelle materiali. Ma il protagonista e la sua consorte sanno bene che solo mantenendo e difendendo quei valori universali della civiltà umana, che sono ( la solidarietà, la fratellanza, la buona educazione e la generosità), si potrà sconfiggere gli orchi nemici dell’umanità. Aggiungerei, infine, un valore tacito ma sicuramente inteso dal protagonista: quello dell’uguaglianza. L’uguaglianza tra gli uomini fa sì che qualunque genocidio o persecuzione venga commesso, sia automaticamente un crimine verso tutti gli uomini. Quel coniglio rubato alla bambina simboleggia la speranza. Quella speranza è una candela, una parola, un articolo, una trincea, un muro alzato contro chi vuole dividere gli uomini e selezionarne le razze e i privilegi. Agli ebrei la missione di combattere per un mondo senza guerre, senza ingiustizie, senza discriminazioni. Ciò che è mancato dovrà prima o poi ritornare, come quel coniglio rosa, nelle menti e nelle coscienze migliori di questo popolo.

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