J’Accuse del 29/08/2018 Intervista a Teresa May, Premier Inglese sul suo contributo contro l’Apartheid


J’Accuse del 29/08/2018  Intervista a Teresa May, Premier Inglese sul suo contributo contro l’Apartheid

 


Durante la sua attuale visita in Sud-Africa, alla May fu chiesto in una intervista da un arguto giornalista il suo contributo personale e nel partito durante gli anni di lotta contro l’Apartheid. Per un attimo regnò un silenzio tombale. La domanda, difatti, fu tanto imbarazzante quanto inattesa. La May allora militava nel partito conservatore dell’allora Margaret Thatcher. Gli inglesi non amano mentire. Ma quando mentì clamorosamente una volta Blair agli inglesi e al mondo sulle reali potenzialità militari dell’Iraq di Saddam Hussein dovette riconoscerlo in pubblico e chiedere scusa al suo popolo. Gli inglesi amano e rispettano le regole della democrazia. Questo li va riconosciuto.

  • Qualcosa abbiamo fatto, ma nulla fu determinato dal governo inglese che era guidato dai ci conservatori.
  • Nulla, ripeté il giornalista sfoggiando un sorriso ironico, come per dire peccato!

Alla lotta anti-apartheid contribuirono tanti ma uno in particolare fu insignito della gran Croce del Sud Africa da parte di Mandela. Era il Colonello Gheddafi, il quale diede ingenti somme di denaro e armi al movimento. Molti ignorano questa storia. Ma io ve la voglio raccontare. Oggi proprio dalla sua Libia, martoriata e distrutta dalle guerre e dai complotti, partono i nuovi schiavi per l’Europa. Che peccato! I sogni di grandezza sono diventati incubi e fumo nerastro. Ma Se Mandela si risvegliasse direbbe a questi profughi:

“Perché andate via? Non avete la benché minima dignità di farvi trattare come Mezzi uomini! Costruite ora la vostra Africa. Africani è giunta l'ora della riscossa. Fatevi valere, fatevi rispettare da quegli sfruttatori di popoli civilizzati” “Abbiate un minimo d’orgoglio”.

Commenti